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Avvio in rialzo per le Borse Europee

Avvio in rialzo per le Borse Europee, che vedono Piazza Affari sui massimi relativi di inizio settembre dopo i Pmi dell’Eurozona a ottobre, mentre procede a ritmo serrato la stagione delle trimestrali. Per quanto riguarda l’Oriente, a settembre le esportazioni del Giappone sono diminuite (-6,9% annuo) ancora, per il dodicesimo mese consecutivo, risentendo dello yen forte. Hanno inoltre accusato una flessione del 16,3% anche le importazioni del Paese del Sol Levante. Gli investitori puntano l’attenzione sull’Italia, dopo che venerdì scorso, a mercati chiusi, Fitch ha confermato a “BBB+” il rating sul debito sovrano del Paese.

L’agenzia di rating, però, ha rivisto al ribasso le prospettive per i prossimi trimestri da “stabili” a “negative”; ma il Ftse Mib vanta una delle performance migliori d’Europa. A Piazza Affari l’attenzione ancora una volta è concentrata su Banca Mps (Amsterdam: BJ6.AS - notizie) , dopo la volata registrata dalle azioni la scorsa settimana pari a quasi il 60%; i titoli, che inizialmente non riuscivano a far prezzo, segnano un rialzo a doppia cifra. Nella giornata di ieri si è riunito il Cda dell’istituto per approvare i conti dei primi nove mesi e varare il piano di rilancio, convocando per il prossimo 24 novembre alle 9:30 l’assemblea straordinaria per approvare l’aumento di capitale fino a un massimo di 5 miliardi di euro. L'operazione sarà realizzata con esclusione o limitazione del diritto di opzione e sarà assistita da un accordo di pre-underwriting sottoscritto da un consorzio di primarie istituzioni finanziarie.

Ftse/Mib

In questo inizio settimana l’indice Ftse Mib ha accelerato al rialzo e guadagna lo 0,96% a 17.331 punti, in linea con gli altri indici europei (Dax +0,82%, Cac40 +0,86%, Ftse100 +0,51%). Il titolo Mps (BSE: MPSLTD.BO - notizie) segna un +11,53%, in un mercato che vede le banche tutte positive anche se a livelli inferiori con Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) in rialzo dell’1,70%, Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) del 2,02%, Ubi (Taiwan OTC: 6562.TWO - notizie) del 2,12%, Bpm (Other OTC: BPMI - notizie) del 2,06% e Banco Popolare (Amsterdam: PB8.AS - notizie) del 2%. Sul fronte dei cambi, rimane debole l’euro, che continua ad attestarsi sotto la soglia di 1,09 rispetto al dollaro che invece, ha toccato il massimo degli ultimi nove mesi contro le altre valute, spinto dalle attese che la Fed alzi i tassi di interesse entro l’anno e dal calo nei sondaggi di Trump in vista delle presidenziali.

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Commodities

Il prezzo del petrolio non trova pace e nei commerci asiatici della mattinata ha subito un nuovo ribasso. A pesare sulla quotazione del greggio tornano ad essere le preoccupazioni relative all’efficacia dell’accordo OPEC raggiunto ad Algeri. Tale accordo, ha sancito infatti un tetto alla produzione di greggio con lo scopo di normalizzare il prezzo del petrolio e di bilanciare la domanda e l’offerta mondiali. Il nuovo ribasso del prezzo è stato determinato dall’Iraq, che ha affermato di voler essere escluso dall’accordo. Il prossimo 30 novembre i membri dell’OPEC si incontreranno a Vienna per discutere le quote individuali, ossia i tagli che ciascun paese dovrà affrontare per limitare la produzione del gruppo, ma si teme che tale incontro si concluderà con un nulla di fatto.

Autore: Private & Consulting Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online