Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • FTSE MIB

    33.746,66
    -549,65 (-1,60%)
     
  • Dow Jones

    37.903,29
    +87,37 (+0,23%)
     
  • Nasdaq

    15.605,48
    -52,34 (-0,33%)
     
  • Nikkei 225

    38.274,05
    -131,61 (-0,34%)
     
  • Petrolio

    79,13
    -2,80 (-3,42%)
     
  • Bitcoin EUR

    53.846,73
    -2.357,61 (-4,19%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.202,07
    -136,99 (-10,23%)
     
  • Oro

    2.330,20
    +27,30 (+1,19%)
     
  • EUR/USD

    1,0716
    +0,0043 (+0,41%)
     
  • S&P 500

    5.018,39
    -17,30 (-0,34%)
     
  • HANG SENG

    17.763,03
    +16,12 (+0,09%)
     
  • Euro Stoxx 50

    4.921,22
    -59,87 (-1,20%)
     
  • EUR/GBP

    0,8551
    +0,0012 (+0,15%)
     
  • EUR/CHF

    0,9812
    +0,0006 (+0,06%)
     
  • EUR/CAD

    1,4705
    +0,0012 (+0,08%)
     

Azionari Cina, il rating degli analisti

I fondi azionari Cina non sono per gli investitori mordi-e-fuggi. Non solo per la volatilità delle ultime settimane, legata alle forti vendite sui listini, alla svalutazione dello yuan e ai segnali di rallentamento dell’economia, ma perché si tratta di strumenti specializzati su un singolo paese, quindi più rischiosi rispetto a un comparto che diversifica nel più ampio universo asiatico.

Nell’ultimo anno, la deviazione standard, che misura quanto è ampia la variazione dei rendimenti intorno alla media, in un dato periodo di tempo, è stata del 18,6% per la categoria Azionari Grande Cina (che comprende le Borse cinesi, di Hong Kong e Taiwan), contro il 12,5% degli Equity Asia-Pacifico, escluso il Giappone (i dati sono in euro al 25 agosto).

Agli investitori interessati ai titoli quotati sulle Borse cinesi, gli analisti di Morningstar (NasdaqGS: MORN - notizie) suggeriscono di riservare un ruolo di nicchia all’interno di un portafoglio ampio e diversificato. Recentemente, essi hanno riconfermato i loro giudizi sui fondi coperti dalla ricerca qualitativa.

Medaglie d’argento
Uno dei fondi preferiti (rating Silver (Shenzhen: 300221.SZ - notizie) ) è Schroder ISF Greater China, gestito dal settembre del 2002 da Louisa Lo, che ha 22 anni di esperienza sul mercato asiatico ed è supportata da un ampio team di analisti, con in media 16 anni di attività nell’area. Il manager è ottimista sul trend di crescita dei consumi interni, tanto che l’esposizione di portafoglio al settore è più che doppia rispetto all’indice Msci Golden Dragon (dati a maggio 2015). Nel (Oslo: NEL.OL - notizie) decennio, il comparto ha reso circa il 10% annualizzato, facendo meglio della media e del benchmark. Inoltre, è competitivo sul fronte dei costi che gravano sui sottoscrittori.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

Louisa Lo è gestore anche del fondo Schroder ISF Taiwanese Equity (rating Silver), considerato dagli analisti di Morningstar uno dei migliori per esporsi a questa nicchia di mercato e di Schroder ISF China Opportunities, anch’esso medaglia d’argento. Lo ha la responsabilità di quest’ultimo dal 2013, dopo che il precedente manager, Laura Luo, ha rassegnato le dimissioni. Il comparto investe principalmente in titoli quotati sulle Borse di Shanghai, Shenzhen e Hong Kong. Come il Greater China (HKSE: 0431.HK - notizie) , sovrappesa il settore dei consumi discrezionali (13,5% del totale, il triplo rispetto all’Msci Cina – dati a maggio 2015).

Giudizi neutrali
Tra gli altri fondi specializzati sul mercato dell’ex celeste impero, Fidelity Greater China ha un rating Neutral. Il responsabile Raymond Ma ha una esperienza breve nella gestione di portafogli, anche se opera sul mercato da 15 anni, per cui gli analisti di Morningstar sono cauti nel giudizio, preferendo manager più esperti. Tuttavia, le scelte di investimento realizzate dall’inizio del mandato nel luglio 2012 ad oggi sembrano essere nella giusta direzione. Servono conferme nel tempo della sua capacità di applicare in modo disciplinato e coerente il processo di costruzione del portafoglio. Sul fronte dei costi, il fondo è competitivo.

Infine, è neutrale il giudizio su Templeton China Fund, che negli ultimi tre anni non ha saputo mantenere il buon andamento di lungo periodo. Si è infatti collocato nel 93esimo percentile della categoria Azionari Grande Cina. Sul rating pesano anche gli elevati costi per i sottoscrittori.