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Bad bank, Padoan parla di soluzione leggera in tempi rapidi

Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. REUTERS/Francois Lenoir (Reuters)

di Stefano Bernabei e Giuseppe Fonte ROMA (Reuters) - Il governo pensa a una soluzione "leggera" per varare in tempi rapidi un intervento che faciliti la cessione della montagna di sofferenze delle banche, sbloccando per questa via nuovo credito per l'economia. E' quanto detto al termine di un incontro con i banchieri del comitato esecutivo Abi dal ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan. Padoan non ha dato ne' in conferenza stampa, ne' ai banchieri alcun dettaglio sulle specifiche misure oggetto di confronto da settimane con Bruxelles, ma ha voluto rassicurare che si passerà presto dalle parole ai fatti, per cogliere "senza rilassarsi" una favorevole finestra offerta dal contesto macroeconomico e consolidare i segnali di ripresa. "Cerchiamo misure specifiche di tipo regolatorio che possano facilitare la cessione dei crediti in sofferenza. I tempi riteniamo che debbano essere molto rapidi. Il fatto che pensiamo a una soluzione relativamente leggera vuol dire che i tempi potranno effettivamente essere rapidi", ha detto il ministro. Ma quanto saranno rapidi e quanto leggera la soluzione del governo il ministro oggi non lo ha detto. Ci sarà un veicolo di sistema, partecipato anche da capitale pubblico? Verranno vendute garanzie pubbliche a iniziative private? VEICOLO IN SALITA "Tutte le opzioni sono formalmente in piedi, anche l'ipotesi di un veicolo partecipato dallo Stato, ovviamente, più la presenza dello Stato è pervasiva, più è forte la resistenza da parte della Commissione europea", ha detto oggi una fonte governativa. Per una seconda fonte governativa a questo punto, però, "è improbabile che la Ue dia l'ok su soluzioni più impegnative" come un veicolo partecipato dallo Stato. I banchieri da tempo, e anche oggi, hanno elencato gli interventi che ritengono utili a sbloccare il mercato delle sofferenze, anche a prescindere da eventuali veicoli di sistema o partecipazioni dirette dello Stato. Il presidente dell'Abi Antonio Patuelli, nella conferenza stampa con il ministro, ha ribadito che le banche non chiedono regali ma che "vengano rimosse delle penalizzazioni vecchie, come il trattamento fiscale delle perdite sui crediti che viene spalmato su ben cinque annualitá mentre nelle altre parti d'Europa il periodo è piu limitato". Ridurre questo tempo di ammortamento ha un costo in termini di minori entrate per l'erario e ridurlo da cinque a tre anni, come dicono alcune fonti, piuttosto che a un anno, potrebbe essere una possibile mediazione. Non costa, invece, ridurre i tempi di recupero dei crediti, in Italia molto più lunghi che in altri Paesi. Ieri il rapporto mensile dell'Abi forniva dati 2012 del ministero della Giustizia di "una durata media dei procedimenti di fallimento pari mediamente a 7 anni e una durata media dei procedimenti di esecuzioni immobiliari di 3 anni e 5 mesi". Una fonte bancaria a conoscenza della materia dice che la soluzione leggera dovrebbe prevedere l'accantonamento del progetto veicolo di sistema partecipato dalla stato. All'orizzonte, secondo la stessa fonte, un decreto legge che, tra l'altro, riformi il diritto concorsuale e contenga alcuni accorgimenti come quello di cedere i crediti sgravati dalle problematiche legali che li accompagnano per fare in modo che chi vende possa cedere dei crediti che valgono di più. CARTOLARIZZAZIONI, GARANZIE SU DEBITO Per favorire un processo di cessione dei crediti deteriorati sarebbe poi utile rilanciare il mercato delle cartolarizzazioni consentendo ai veicoli di comprare garanzie pubbliche. Lo ha suggerito il direttore generale dell'Abi Giovanni Sabatini, in una recente audizione parlamentare, indicando "la possibilità per i veicoli che rilevano i portafogli di crediti di acquistare, sulle passività emesse, la garanzia dello Stato secondo una formula standard definita a livello europeo dalla Commissione, come peraltro già accaduto in occasione delle operazioni LTRO". Sempre in una audizione al Senato, il presidente di banca Mps, Alessandro Profumo, ha anche suggerito di intervenire sul Fondo di garanzia affinchè la garanzia possa seguire i crediti ceduti e magari garantire anche portafogli di crediti favorendo la creazione di un vero mercato. Durante la crisi degli ultimi cinque anni, sempre dati Abi, lo stock di crediti deteriorati complessivi è passato da 85 miliardi a fine 2008 a 313 miliardi a settembre 2014; mentre nello stesso arco temporale le sofferenze lorde sono aumentate di 125 miliardi e quelle nette, di 70 miliardi. Nel triennio 2011-2013 le rettifiche su crediti hanno assorbito l'85% del risultato di gestione del sistema bancario. L'Abi stima, inoltre, che nel triennio 2014-2016 assorbiranno nel complesso ancora i 2/3 del risultato di gestione. Le sofferenze lorde delle banche a gennaio 2015 hanno toccato 185,5 miliardi, quelle nette 81,3 miliardi. - hanno collaborato Francesca Landini, Valentina Za e Gianluca Semeraro da Milano Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italianoLe top news anche su www.twitter.com/reuters_italia