Banca d'Inghilterra apre a rialzo tassi primavera, no unione monetaria con Scozia indipendente
LONDRA (Reuters) - Il governatore della Bank of England Mark Carney apre alla possibilità di un incremento dei tassi di interesse a partire dalla prossima primavera e interviene sul tema caldo del referendum per l'indipendenza della Scozia, sottolineando che il mantenimento della sterlina sarebbe incompatibile con il raggiungimento della sovranità da parte di Edimburgo. Sui tassi, Carney ha citato le stime fornite il mese scorso dalla BoE dalle quali emergeva che con un rialzo in linea con le attese del mercato, cioè dalla prossima primavera, l'inflazione si porterebbe in tre anni verso il target fissato dalla banca centrale al 2%. A quel punto, ha detto in un discorso ai leader sindacali, "adempiremmo al nostro mandato". "Dato che molte condizioni economiche si sono ormai normalizzate, il momento in cui anche i tassi di interesse inizieranno a normalizzarsi si sta avvicinando", ha proseguito sottolineando però che non ci sono tabelle di marcia già fissate. "Il timing dipenderà dai dati", ha chiarito. Quanto alla questione scozzese, il governatore ha dichiarato che "un'unione monetaria è incompatibile con la sovranità" della Scozia, ribadendo che un'unione monetaria di successo richiederebbe accordi sovranazionali sul fisco e sulla spesa pubblica oltre che sulle regole bancarie. Carney ha anche ricordato la contrarietà dei tre maggiori partiti britannici a un'unione monetaria con una Scozia indipendente, come invece proposto dai nazionalisti di Edimburgo. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia