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Banca Etruria, fonte: indagati ex presidente ed ex consigliere

Una filiale di Banca Etruria a Roma, oggi. REUTERS/Max Rossi (Reuters)

AREZZO (Reuters) - L'ex presidente di Banca Etruria e un ex consigliere sono indagati dalla Procura di Arezzo per omessa comunicazione di conflitto d'interessi. Lo ha riferito una fonte giudiziaria. Secondo gli inquirenti le pratiche di finanziamento in situazioni di conflitto d'interesse della banca toscana, uno dei quattro istituti di credito salvati dal fallimento da un decreto del governo nelle scorse settimane, avrebbero dato vita a perdite per 18 milioni di euro. A beneficiare dei prestiti, alcune società a cui erano legati Lorenzo Rosi, ultimo presidente di Banca Etruria, e il consigliere Luciano Nataloni, entrambi indagati. Raggiunto al telefono da Reuters, Rosi ha detto che "al momento non ho ricevuto nessun avviso di garanzia". "Sono entrato nel Consiglio di amministrazione di Banca Etruria nel 2008, quando ero presidente della Castelnuovese che ha ricevuto affidamenti dalla banca ai sensi dell'articolo 136 del Tub, ovvero deliberati all'unanimità dal Consiglio di amministrazione e dal collegio sindacale. La Castelnuovese è una cooperativa e quindi io non ho nemmeno un euro di affidamenti da parte di Banca Etruria: non c'è nessun conflitto di interesse", ha spiegato. Non è stato possibile per il momento raggiungere Nataloni o suoi rappresentanti per un commento. L'inchiesta, relativa a fatti avvenuti tra il 2013 e il 2014, si basa su una relazione della Banca d'Italia dei mesi scorsi. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia