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Banche, Comitato Basilea: Ok a revisione regole liquidità

Banche, Comitato Basilea: Ok a revisione regole liquidità

Berlino (Germania), 6 gen. (LaPresse/AP) - I Governatori e responsabili delle autorità di sorveglianza del Comitato di Basilea sulla vigilanza bancaria hanno dato il via libera alla cosiddetta Liquidity coverage ratio (Lcr), mirata a garantire alle banche di avere liquidità sufficiente a sopravvivere a future crisi dei mercati. L'annuncio è avvenuto dopo l'incontro del gruppo a Basilea, in Svizzera. Alle banche sarà richiesto di avere liquidità e asset facilmente vendibili, che potranno agevolarle in caso di crisi. I nuovi standard di liquidità entreranno in vigore dal primo gennaio del 2015 ma raggiungeranno la piena applicazione quattro anni dopo. Le banche avranno dunque tempo fino all'inizio del 2019 per adeguarsi alle nuove norme. Entro il primo gennaio 2015 gli istituti dovranno detenere il 60% dell'ammontare stabilito; questa percentuale crescerà annualmente del 10% fino a raggiungere il 100% nel 2019, quando le regole entreranno appunto in vigore a pieno regime. Il presidente del gruppo dei Governatori e responsabili e governatore della Banca d'Inghilterra, Mervyn King, ha commentato che il periodo di tempo stabilito garantisce che i nuovi standard "non ostacoleranno in alcun modo la capacità del sistema bancario globale di finanziare la ripresa". King ha aggiunto che "l'ampia maggioranza" delle più grandi banche del mondo "già detiene un livello di liquidità ben al di sopra del minimo richiesto da questi standard". Le nuove regole rientrano nel cosiddetto pacchetto di riforme Basilea 3 e sono mirate a evitare un altro shock del sistema finanziario come quello provocato dal crollo di Lehman Brothers nel 2008, che ha portato a salvataggi delle banche finanziati dai contribuenti in Europa e Stati Uniti. Il pacchetto Basilea 3 richiederà alle banche di aumentare il loro capitale considerato di alta qualità (chiamato coefficiente Common Equity Tier I o CET1) gradualmente dal 2% al 7%. Il CET1 è composto per esempio da equity e riserve di liquidità e indica la quantità di capitale sicuro rispetto agli asset ritenuti a rischio.