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Banche: crescono impieghi, calo stock sofferenze lorde a 199 miliardi di euro

ROMA (Reuters) - I prestiti delle banche italiane a famiglie e imprese hanno interrotto a novembre il trend negativo e per la prima volta dal 2012 è calato in valore assoluto lo stock delle sofferenze lorde. Nell'ultimo rapporto Abi aggiornato con i dati sul credito di novembre, si confermano ai minimi storici i tassi praticati alla clientela ed tornata negativa la variazione annuale della raccolta complessiva delle banche. Nei primi dieci mesi del 2015 i nuovi finanziamenti alle imprese sono saliti del 14%, mentre i nuovi mutui per l'acquisto di immobili sono cresciuti del 94,3%, con surroghe (cambio di mutuo per avere migliori condizioni) pari a circa il 31% del totale. I crediti a famiglie e imprese a novembre hanno avuto una variazione vicina allo zero (-0,03%), segnando il miglior risultato da aprile 2012, mentre il dato complessivo dei prestiti all'economia (che include crediti alla pubblica amministrazione e a società finanziarie) è leggermente positivo (+0,1%). I tassi medi alla clientela per i prestiti sono ancora al minimo storico a novembre al 3,30% e i tassi medi sui nuovi mutui casa sono al 2,57%, minimo da luglio 2010. Le sofferenze lorde in settembre sono ridiscese sotto i 200,4 miliardi visti a settembre e nel mese di ottobre si sono attestati, come stock complessivo, a 199 miliardi (10,4% degli impieghi). Quelle nette sono a 87,2 miliardi (4,85% degli impieghi). La precedente diminuzione su base mensile si è registrata a febbraio - marzo 2012 quando le sofferenze lorde sono passate da 107.637 milioni a 107.592 milioni di euro (-45 milioni) e, precedentemente, nel bimestre ottobre - novembre 2008 quando tale aggregato è passato da 43.299 milioni a 39.583 milioni (-3.716 milioni), spiega l'Abi. La raccolta complessiva a novembre è calata di 27 miliardi pari a -1,6%. (Stefano Bernabei) Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia