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Banche, le più deboli sono in Europa core, non in periferia

di George Hay e Dominic Elliott LONDRA (Reuters Breakingviews) - Le banche nel ricco cuore dell'Europa dovrebbero ripensare il loro complesso di superiorità. Gli stress test dell'Eba del 29 luglio hanno mostrato relativamente poche banche deboli. Ma la parte del leone l'hanno fatta le economie più forti come quella tedesca. Si paragoni l'entità delle perdite che ciascuna banca ha sperimentato nei tre anni ipotizzati di stress dei bilanci con il punto di arrivo in termini di adeguatezza del capitale. Dodici banche sono finite nel quadrante appena sufficiente che raggruppa quelle che hanno perso più di 400 punti base dai ratio di partenza e finiscono con un common equity Tier 1sotto il 10%. Solo un terzo di questo gruppo è costituito da banche di Italia, Spagna, Portogallo, Grecia o Irlanda. La valutazione dei risultati richiede un attento esame. La dimensione delle perdite di ciascuna banca dipende dalla generosità delle assunzioni dello scenario di base per grandezze come la crescita del Pil, che differiscono per ciascun Paese. Tre quarti delle banche nella metà inferiore del test equivalente fatto nel 2014 non sono state esaminate in questa occasione. E i Paesi della periferia dell'area euro sono stati sottorappresentati dato che le banche greche e portoghesi non sono state testate. Eppure, emerge comunque una tendenza interessante. Le banche tedesche se la sono cavata relativamente male. LBBW e Commerzbank sono entrambe nel quadrante più debole, e altri istituti nazionali appaiono vulnerabili sulla base di una misura del capitale che usa la definizione più stringente e non pondera i loro attivi: tre delle sette banche con capitale inferiore al 3% delle attività sono tedesche, e solo una delle periferia. Le ipotesi di crescita del Pil sono state anche meno conservative di quelle assunte dal Fmi. Allied Irish Banks e Bank of Ireland si sentiranno offese. Le banche irlandesi sono risultate tra le peggiori, ma lo shock sulla crescita è stato del 50% più severo che nel resto dell'area euro, secondo il broker J&E Davy. E nè l'una nè l'altra hanno ricevuto credito per avere ripagato il costoso debito ibrido o per aver tagliato le sofferenze di 14 e 18% nella prima metà del 2016. La reazione relativamente ottimista dei corsi di Borsa di oggi riflette il non impatto che i test dovrebbero avere sui fabbisogni di capitale delle banche. Eppure i regolatori delle banche dell'area core dovrebbero guardare ai loro campioni. La Germania, in particolare, è stata decisa nel respingere le proposte per uno schema di protezione europea dei depositi dell'area che possa sostenere i salvataggi delle banche che sono in difficoltà. Sulla base di queste evidenze dei test, potrebbe esserne un beneficiario netto. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italianoLe top news anche su www.twitter.com/reuters_italia