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Banche: non solo big. I broker puntano anche sulle più piccole

L'ondata di vendite che si sta abbattendo quest'oggi su Piazza Affari, con un'entità peraltro maggiore rispetto a quella delle due sessioni precedenti, colpisce in primis i titoli del settore finanziario.
Focalizziamo la nostra attenzione sulle banche a minore capitalizzazione che, al pari delle sorelle maggiori, nelle ultime settimane hanno diffusi i conti del secondo trimestre e dei primi sei mesi dell'anno, richiamando l'interesse degli analisti che hanno segnalato diverse opportunità da cogliere.

Le indicazioni su Creval e Credem

Una di queste è offerta da Creval che per UBS (Londra: 0QNR.L - notizie) resta da acquistare con un prezzo obiettivo a 4,95 euro dopo la diffusione dei conti del secondo trimestre che hanno mostrato un margine di interesse resiliente e commissioni forti.
Queste ultime sono state apprezzate anche da Banca IMI secondo cui le stesse hanno permesso il raggiungimento di risultati operativi leggermente migliori del previsto.

Gli analisti consigliano di acquistare Creval con un target price a 4,1 euro e la stessa raccomandazione è stata ribadita da Equita SIM, con un fair value a 4,7 euro. Per la SIM milanese i conti trimestrali del gruppo hanno evidenziato una piccola sorpresa positiva a livello operativo, mentre i ricavi core sono stati sostanzialmente in linea con le stime.

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Gli analisti di Equita SIM sono più cauti invece su Credem, coperto con un rating "hold" e un prezzo obiettivo a 7,3 euro, anche se gli esperti hanno definito ottime le indicazioni relative alla qualità dell'attivo arrivate dai numeri trimestrali della banca emiliana.

Bullish la strategia suggerita per Credem da Mediobanca Securities secondo cui il titolo è destinato a sovraperformare il mercato, con un target price a 8,3 euro. I colleghi di Banca IMI consigliano di aggiungerlo in portafoglio con un fair value a 6 euro, sulla scia dei risultati migliori delle attese diffusi dal gruppo, soprattutto grazie ad un maggior trading profit.

Strategia bullish su Banca Finnat (Milano: BFE.MI - notizie) e Banca Ifis (Londra: 0NBX.L - notizie)

Indicazioni positive arrivano per Banca Finnat da Banca IMI che suggerisce di acquistare con un prezzo obiettivo alzato da 0,57 a 0,68 euro. Con riferimenti ai risultati societari diffusi nei giorni scorsi, gli analisti hanno posto l'accento sulla crescita delle masse e sul miglioramento dei margini, senza trascurare l'incremento del margine di interesse.

Mediobanca Securities ha invece apprezzato i conti di Banca Ifis, mantenendo fermo il rating "outperform", con un target price a 37,8 euro, mentre Equita SIM si è limitata a rivedere il fair value da 36,7 a 38,6 euro, confermando la raccomandazione "hold". Sulla scia dell'utile migliore delle attese nel secondo trimestre, gli analisti hanno deciso di migliorare le stime del 20% per l'anno in corso e del 2% per i prossimi due.

Sotto la lente Banca Popolare di Sondrio e Banca Carige (Dusseldorf: -BJ51.DU - notizie)

La SIM milanese ha lo stesso rating "hold" su Banca Popolare di Sondrio, con un prezzo obiettivo a 3,8 euro, pur evidenziando che l'istituto di credito ha riportato risultati migliori delle attese.

Infine, UBS non si sbilancia su Banca Carige dopo che la trimestrale ha consegnato una perdita superiore alle attese, motivo per cui gli analisti della banca elvetica non cambiano la loro strategia "neutral" sul titolo, con un target price a 0,19 euro.

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