Banche, Patuelli: sgravare da Ires utili accantonati a patrimonio

ROMA (Reuters) - Le banche italiane stanno pagando gli effetti della crisi e la ripresa ancora debole non permette per il momento di uscire con decisione dalla stagnazione. Le banche chiedono un allentamento delle norme, che sono arrivate numerose anche negli ultimi mesi, e che sia rivista l'addizionale straordinaria Ires almeno sugli utili accantonati a patrimonio. Lo ha detto il presidente dell'Abi Antonio Patuelli nella sua relazione all'assemblea annuale dell'Associazione bancaria italiana. "Chiediamo con convinzione che almeno gli utili accantonati a patrimonio vengano sgravati da questa addizionale straordinaria con un equivalente credito d’imposta", ha detto Patuelli con riferimento al decreto Imu Bankitalia del 30 novembre scorso che ha inserito un’addizionale straordinaria di 8,5 punti sull’Ires 2013. Patuelli ha lamentato i numerosi gravami sulle banche italiane che le penalizzano rispetto alla concorrenza europea: "Sussistono penalizzazioni delle attività bancarie in Italia rispetto alle concorrenti nella Ue: dal trattamento delle svalutazioni e perdite sui crediti a quello del costo del lavoro ai fini Irap, dagli interessi passivi nella tassazione societaria Ires e Irap, all’Iva di gruppo, dall’ampio ruolo di sostituto d’imposta a vari calmieri dei prezzi - anche se altrimenti definiti - fino alle addizionali sorprendenti e talvolta anche tardive". Il presidente dell'Abi ha sottolineato come stiano rallentando i ritmi di crescita delle sofferenze ma che l'alto stock di questi crediti accumulato nei mesi passati grava sui conti. "I sintomi di ripresa sono ancora limitati, frenati innanzitutto dalle croniche debolezze italiane", ha detto Patuelli, che ha invitato il Parlamento a proseguire con decisione sulla strada delle riforme istituzionali. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia