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Banco Popolare, azioni su Npl concordati con Bce, no modifiche a piano fusione Bpm

MILANO (Reuters) - Gli interventi straordinari sulle rettifiche di Banco Popolare, insieme agli accantonamenti ordinari già previsti al fine di aumentare i livelli di copertura, tengono conto dei colloqui con la Bce e non comporteranno "sostanziali modifiche" alle previsioni del piano strategico sulla fusione con Bpm.

Lo dice una nota del gruppo veronese in merito alle indiscrezioni stampa sull'ispezione delle Bce sulla gestione del rischio di credito dell'istituto, precisando di non avere ancora ricevuto gli esiti definitivi degli accertamenti.

"Gli interventi di carattere straordinario programmati (combinati con gli accantonamenti previsti in via ordinaria

che ammontano già a 640 milioni al 30 settembre 2016) tengono conto delle interlocuzioni con il team ispettivo e consentiranno di conseguire l'aumento del livello delle coperture definito d'intesa con la Bce", dice la banca.

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Banco Popolare ricorda che l'aumento di capitale da un miliardo completato lo scorso giugno si rifletterà in accantonamenti straordinari per circa 1,5 miliardi nell'esercizio 2016 e che ha già effettuato, nell'ambito del processo di aumento delle coperture, rilevanti rettifiche straordinarie al 30 settembre. Entro fine anno completerà gli ulteriori accantonamenti straordinari previsti nel piano di fusione.

"Le azioni sopradescritte non comporteranno pertanto sostanziali modifiche alle previsioni al riguardo inserite nel piano strategico del gruppo risultante dalla fusione", conclude la nota.

Oggi il Sole 24 Ore ha scritto che la Bce, nell'ispezione che ha condotto nelle due banche avrebbe rilevato, per il gruppo veronese, la necessità di alzare i livelli della copertura sui crediti deteriorati per 1-2 miliardi, pur non richiedendo necessariamente una ricapitalizzazione. L'ipotesi, aggiunge il quotidiano, è che da Francoforte possa arrivare una capital decision che innalzi il minimo di capitale da detenere a fronte dei rischi.