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Bce, tagli tassi proseguiranno se dati in linea a scenario previsivo - Kazaks

Una vista mostra il logo della Banca Centrale europea ( BCE ) fuori dalla sua sede a Francoforte

DUBROVNIK (Reuters) - La Banca centrale europea può proseguire nel ciclo espansivo di politica monetaria, come il mercato al momento prevede, se l'inflazione continua a diminuire come anticipato.

Lo ha detto a Reuters il consigliere Bce e governatore della banca centrale lettone Martins Kazaks.

La scorsa settimana Francoforte ha abbassato i tassi di interesse dai massimi storici, ma non ha promesso di dare un seguito alla sua mossa, che è stata accompagnata da avvertenze sulla stabilità dell'inflazione dei salari e dei servizi.

Secondo Kazaks l'inflazione della zona euro avrà quest'anno un andamento irregolare, ma l'anno prossimo dovrebbe avvicinarsi all'obiettivo del 2% della Bce l'anno prossimo.

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Uno scenario del genere richiederebbe nuovi tagli dei tassi, ma si deve naturalmente concretizzare.

"L'incertezza rimane alta, ma ovviamente siamo su un percorso di discesa dell'inflazione", dice in un'intervista.

"Possiamo allentare alcuni dei provvedimenti più rigidi, ma dovremmo mantenere un certo grado di restrizione e procedere riunione per riunione, tenendo conto dei dati", aggiunge.

Il banchiere esprime fiducia nelle attuali aspettative del mercato, che prevedono una o due riduzioni dei tassi di 25 punti base entro fine anno seguite da altre due l'anno prossimo.

"Attualmente i prezzi di mercato sembrano ragionevoli, ma non abbiamo messo il pilota automatico", osserva.

Restano però da monitorare diverse variabili, come la crescita dei salari, per vedere se le aziende saranno in grado di assorbirla o finiranno per trasferirla ai clienti.

"Non è ancora un affare concluso ed è per questo che rimarrei relativamente cauto" sintetizza Kazaks.

Il mercato è più scettico sulla probabilità di una prossima mossa espansiva dopo i dati sui salari e sull'inflazione più superiori alle attese del mese scorso.

Kazaks mette però in guardia dal reagire in modo eccessivo a "uno o due" dati che vadano controcorrente.

"I dati sono per lo più in linea con le nostre previsioni" dice.

Sarebbe necessario un forte impatto esterno, come un evento geopolitico, perché Francoforte decida di invertire la rotta e prenda in considerazione un rialzo aumento dei tassi.

"Se rimaniamo nello scenario di base a mio parere la direzione è relativamente chiara e l'unica domanda riguarda il ritmo e il livello. E questo lo scopriremo in base ai dati" conclude.

(Tradotto da Laura Contemori, editing Alessia Pé)