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Berlusconi: appello a senatori Pd-M5S per rinvio voto decadenza

Silvio Berlusconi durante il congresso nazionale della rinata Forza Italia. Roma, 16 novembre 2013 REUTERS/Stefano Rellandini (Reuters)

ROMA (Reuters) - Silvio Berlusconi si appella ai senatori del Pd e del Movimento 5sStelle affinché acconsentano a un rinvio del voto a Palazzo Madama sulla sua decadenza da parlamentare, previsto per il 27 novembre, alla luce di nuovi documenti sul processo Mediaset per il quale è stato condannato in via definitiva per frode fiscale. In una conferenza stampa alla sede della rinata Forza Italia, Berlusconi ha chiesto a Pd e M5s, pur in presenza di un voto palese, di "riflettere" e "prima di prendere una decisione di valutare le nuove prove emerse dopo la sentenza della Cassazione, prove che condurranno necessariamente alla revisione del processo e da un punto di vista politico richiedono in modo incontrovertibile di rinviare il voto sulla mia decadenza". Berlusconi ha annunciato che presenterà domanda alla corte di Appello di Brescia (quella competente rispetto a Milano) per la revisione del processo Mediaset in base a 12 testimonianze, sette delle quali sarebbero nuove. Il leader di Forza Italia ha annunciato questo passo nel corso di una conferenza stampa oggi a Roma nella quale ha letto una di queste asserite testimonianze, un "affidavit" di Dominique Appleby, ex amministratore delegato della società di intermediazione di diritti televisivi di Frank Agrama, che scagionerebbe Berlusconi. La Appleby, ha argomentato l'ex premier, sarebbe uscita allo scoperto oggi perché ha saputo solo nel giugno del 2013 del processo Mediaset. Ma secondo fonti giudiziarie milanesi, agli atti del processo ci sarebbe la prova che la Appleby aveva fatto ricorso presso la procura elvetica contro una rogatoria che riguardava il caso Berlusconi nel febbraio del 2007. Lo scorso primo agosto Berlusconi è stato condannato in via definitiva a 5 anni dei quali 4 condonati nel processo Mediaset dalla corte feriale della Cassazione. IL CAVALIERE: SONO UN CITTADINO ESEMPLARE "Andrò avanti fino in fondo perché voglio uscire da questo attacco per quello che sono: un cittadino esemplare che ha sempre pagato le tasse e ha dato un contributo positivo ai suoi concittadini", ha detto il Cavaliere concludendo la conferenza stampa. In precedenza aveva detto che non è stata ancora deciso se Forza Italia voterà o meno la fiducia al governo sulla legge di Stabilità e che una decisione in materia sarà presa alla riunione dei gruppi di Fi di questa sera. L'ex premier ha anche detto: "credo che sia assolutamente indispensabile che io rimanga" alla guida della rinata Forza Italia per poter vincere le prossime elezioni, dopo la scissione del Nuovo Centro Destra guidato dall'ex delfino Angelino Alfano. Berlusconi ha negato poi che al momento di formare la larga maggioranza che sostiene il governo Letta ci sia stato alcun "patto" con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, tanto meno un patto su un "salvacondotto" per lui sui processi: "Nessun patto su un salvacondotto, né nessun altro patto. Rispondendo a un'altra domanda Berlusconi ha anche negato che, in occasione della cena di questa sera a palazzo Grazioli con il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, chiederà un passaporto diplomatico russo: "Mai mi è stato offerto, né ho mai cercato un passaporto diplomatico russo", ha detto. (Roberto Landucci) Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia