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Borsa Milano debole, denaro su Azimut e Mediolanum, giù Prysmian dopo abb

L'edificio della Borsa di Milano

MILANO, 12 gennaio (Reuters) - Seduta di consolidamento a Piazza Affari con gli indici che stentano a prendere una direzionalità.

"Più che di realizzi parlerei di andamento incerto", osserva un trader.

Restano i timori sulle questioni politiche negli Usa e sulla crescita dei contagi da coronavirus.

Sul fronte interno, le attenzioni degli investitori sono rivolte agli esiti di una possibile crisi di governo che potrebbe consumarsi già questa sera in occasione del Cdm sul via libera al Recovery Plan, scenario che tuttavia non sembra al momento spaventare particolarmente i mercati.

Tra i titoli in evidenza:

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Ben raccolto il risparmio gestito sulla scia dei dati sulla raccolta di dicembre e del 2020. AZIMUT in rialzo del 3,2% dopo aver annunciato che che, in base alle prime stime, prevede di chiudere il 2020 con un utile netto compreso fra i 375 e i 415 milioni di euro, sopra il target di 300 milioni dichiarato a inizio anno. Banca Mediolanum avanza del 3,5% dopo i risultati commerciali di dicembre in forte accelerazione con alcuni broker come Kepler Cheuvreux ed Equita che hanno alzato il target price rispettivamente a 8,8 euro (da 7,8) e a 8,3 euro (+2%). Denaro anche su Finecobank (+1,64%). In un'intervista a Il Sole 24 Ore l'AD Alessandro Foti ribadisce la preferenza per un percorso di crescita organica a dispetto delle riflessioni sul tema M&A in corso nel settore del risparmio gestito.

Sul fronte opposto, profondo rosso per Prysmian in ribasso del 4,3% con il titolo che si allinea al prezzo di 29,25 euro fissato nel collocamento del 3,73% da parte di Clubtre, partecipata da Tamburi Investments Partners, concluso ieri sera con un accelerated bookbuilding. Banca Imi scrive che "pur non escludendo una debolezza sul titolo a breve termine post collocamento, manteniamo la nostra view positiva su Prysmian sulla base del suo importante ruolo nel processo di trasmissione dell'energia".

Il balzo del prezzo del greggio a oltre 56 dollari al barile fa tornare l'interesse sul settore oil con ENI (+0,4%) che si riporta sopra 9 euro per azione.

Debole il settore bancario con Unicredit e Intesa Sanpaolo in calo dello 0,6%, mentre in controtendenza BANCO BPM sale di oltre l'1%. Una fonte vicina alla banca ha detto che Mps non è fra le opzioni M&A.

Negativa Brunello Cucinelli (-0,9%), in deciso rialzo alla vigilia, dopo i dati sui ricavi 2020 in linea con le indicazioni fornite dal gruppo del lusso e un po' sopra le attese degli analisti. Kepler Cheuvreux ha ritoccato al rialzo il target price del gruppo del lusso a 30 da 29 euro.

Ovs balza del 2,9%. In un'intervista a Repubblica l'AD Stefano Beraldo ha detto che il gruppo ha allo studio nuove acquisizioni dopo Stefanel.

Infine, fra i minori strappa Giglio (+5,9%) dopo l'acquisto del 100% del capitale sociale di Salotto Brera–Duty Free, azienda che opera a livello nazionale e internazionale nella distribuzione e commercializzazione di prodotti del settore fashion e food. Banca Imi sottolinea che "l'operazione consentirà a Giglio di rafforzare la propria divisione di distribuzione, incrementando le sinergie commerciali e il numero di brands".

(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)