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Borsa Milano debole, vendite generalizzate, male petroliferi, sale Mps

MILANO (Reuters) - Piazza Affari debole al termine di una prima parte di seduta interamente tinta di rosso.

Dal punto di vista tecnico, però, segnalano i trader, è significativa la reazione in prossimità di quota 19.500 punti di FTSE Mib.

Attorno alle ore 11,45, l'indice FTSE Mib perde l'1% circa, l'AllShare lo 0,9% circa e il Mid Cap lo 0,8% circa.

Volumi per un controvalore di circa 1,2 miliardi di euro.

I futures sugli indici di Wall Street fanno pensare a un avvio di seduta negativo.

Obbligazionario Usa poco mosso: il benchmark decennale scende di 2/32 e rende il 2,26%.

ENI pesante a causa dell'andamento del prezzo del greggio e di un taglio di target price varato da Jefferies.

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In scia SAIPEM, affatto galvanizzata dalle ipotesi di stampa su un interesse da parte di operatori di private equity.

La caduta delle quotazioni petrolifere, che ieri ha portato ConocoPhillips a tagliare il budget 2015 del 20%, pesa anche su TENARIS, pure oggetto di una riduzione dell'obiettivo di prezzo (da parte di Natixis).

In sofferenza, tra i petroliferi e le società legate al settore energetico, anche PRYSMIAN e SARAS.

Complessivamente in calo le banche: il paniere arretra dello 0,8% circa, con INTESA SANPAOLO e UNICREDIT in rosso.

Positiva MONTEPASCHI.

Anche CARIGE beneficia delle anticipazioni sulle prossime mosse della Bce.

Sempre sotto pressione, per via delle prospettive economiche della Russia e delle proteste di Hong Kong, il lusso: deboli, in particolare, MONCLER e YOOX; quest'ultima risente sopratutto delle vendite deludenti di Asos.

Sopra la linea di galleggiamento UNIPOLSAI, PIRELLI, GTECH e AUTOGRILL.

Fuori dal paniere principale, pesante SEAT.

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