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Borsa Milano piatta e senza spunti con WS aperta metà seduta, ritraccia Saipem, bene utility

Alcune persone di fronte a Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa di Milano

MILANO (Reuters) - Indici piatti a Piazza Affari in una seduta che stenta a decollare. Oggi Wall Street riapre, dopo la festività di ieri, ma solo per mezza giornata e questo contribuirà a rendere interlocutoria anche la giornata odierna sebbene i mercati siano sostenuti dalle attese di un allentamento della stretta monetaria da parte della Fed.

Un trader sottolinea che con gli Usa chiusi ieri e oggi aperti per metà seduta, gli investitori preferiscono stare alla finestra o al massimo portare a casa i profitti. Sui mercati non c'è grande operatività al momento.

In Asia, negativa Hong Kong che risente del balzo dei casi di Covid a livello record in Cina che mina le prospettive sull'economia nell'area.

I futures sugli indici Usa sono lievemente positivi.

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Intorno alle 9,40 il FTSE Mib è piatto.

Tra i titoli in evidenza:

In calo marginale dello 0,3% Banca Generali, dopo il tonfo di ieri (-5,73) a seguito delle indiscrezioni di Bloomberg secondo cui Generali (-0,06%) avrebbe sospeso le trattative, mai confermate ufficialmente, per l'acquisizione della statunitense Guggenheim Partners, che avrebbero potuto portare alla cessione della controllata nell'asset management a Mediobanca (-0,19%) per finanziare l'operazione. "Questo porta quindi a una diminuzione dell'appeal speculativo su Banca Generali che aveva sostenuto le valutazioni del titolo", sottolinea Equita nel daily.

Indice dei bancari in calo dello 0,10% con le big Unicredit a -0,2% e Intesa Sanpaolo piatta, così come Banca Monte dei Paschi partita forte dopo che Fitch ha alzato il Long-Term Issuer Default Rating della banca a B+ da B con outlook stabile. Oggi in un'intervista a Il Sole-24 Ore, Kerstin af Jochnick, membro del Consiglio di vigilanza dell’SSM-Bce, dice che la Banca centrale europea non vieterà i dividendi ma invita le banche ad essere più caute. Il broker Bestinver scrive che "fra le banche che copriamo solo Unicredit e Mediobanca pagano il 100% del loro Eps 'target' tramite dividendi in contanti o buyback. Quindi queste sono le due banche più a 'rischio' di una decisione per ridurre il payout".

Dopo il recente rally legato ai vari upgrade dei broker, ritraccia Saipem che segna un calo dell'1,2%.

Sul fronte delle utility, prosegue il recupero di A2A che cresce del 2% circa. Raccolta anche Iren (+1,45) che si avvantaggia delle attese che la nuova versione della tassa sugli extra profitti delle società energetiche non includa le utility.

In assenza di spunti, oggi si privilegiano un po' di titoli minori, come Class Editori in salita del 4% dopo l'annuncio dell'aumento di capitale fino a 17 milioni di euro o Mondadori (+1,6%).

Prosegue anche oggi il recupero dei titoli della galassia Mfe con le B in crescita del 2,3% e le A dello 0,5%.

(Giancarlo Navach, editing Stefano Bernabei)