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Borsa Milano migliore in Europa, chiude in rialzo con banche

Un trader a lavoro. REUTERS/Lucas Jackson

MILANO (Reuters) - Dopo la frenata della vigilia Piazza Affari riprende la strada del rialzo, anche se l'attesa del voto del parlamento greco sulle riforme impone ai mercati cautela.

Gli investitori sono fiduciosi che il piano di salvataggio sarà ratificato da entrambe le parti, Grecia e creditori internazionali e, incoraggiati dalla sostanziale tenuta dei mercati di fronte alla crisi, vogliono tornare a concentrasi sui fondamentali positivi della zona euro in cerca di spunti su singoli titoli.

"Seppure con qualche incertezza, la strada rispetto alla vicenda greca è ormai indicata e si torna a guardare a quello che succede oltre Atene. Si riprendono in mano i fondamentali delle società, anche perché la stagione delle trimestrali sta per inziare", dice un'operatrice.

Secondo State Street Global Advisors "c'è ancora molta incertezza che circonda la situazione greca. Una volta risolta, gli investitori dovrebbero rivolgere il focus nuovamente sui fondamentali positivi della regione europea".

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Il FTSEMib chiude in rialzo dell'1,28% e l'Allshare dell'1,24%. Volumi sull'azionario per circa 2,9 miliardi di euro.

Milano è la migliore piazza in Europa, dove l'indice benchmark FTSEurofirst 300 termina in rialzo dello 0,48%. Francoforte sale di un più modesto 0,2% e Parigi dello 0,3%

A Milano i rialzi sono diffusi in diversi settori, banche in testa.

Brillano in particolare le popolari, il cui appeal speculativo sull'atteso consolidamento trova nuova linfa dalle nomine degli adviser. In particolare POP EMILIA guadagna il 2,9% dopo aver annunciato ieri la scelta di Goldman Sachs. La mossa potrebbe essere seguita nelle prossime settimane da BANCO POPOLARE (+0,98%) che, secondo fonti, potrebbe farsi accompagnare nel risiko bancario da Mediobanca e BofA-Merrill Lynch. [ID:nL5N0ZV1Y3].

Bene anche POP MILANO (+2,38%), che ha già scelto gli adviser e che da molti è vista come una delle più appetibili sul fronte dell'M&A. Equita sottolinea anche l'impatto positivo, soprattutto nel comparto delle popolari, del progetto bad-bank che il governo sta continuando a portare avanti.

Nell'energia positive ENI e poco più indietro SAIPEM, che potrebbero beneficiare delle opportunità della riapertura dell'Iran dopo lo storico accordo sul nucleare.

"Il settore dei servizi oil sarà il primo a beneficiarne", commenta in una nota Esn/Banca Akros. Secondo Equita, la ripresa delle attività commerciali con l'Iran e degli investimenti per l'ammodernamento dell'industria petrolifera sono positive soprattutto per Saipem, TENARIS E DANIELI; tra le small cap, LANDI RENZO E SABAF.

Un trader sottolinea inoltre le potenzialità in Iran anche nel settore del cemento e delle costruzioni. In questo ambito BUZZI è in evidenza con un +2,58%.

Nel comparto tecnologico STM sale del 2,5% circa, beneficiando delle buone prospettive sul 2015 indicate da Asml annunciando i risultati trimestrali.

Denaro su FINMECCANICA (+3,16%). Positiva FIAT CHRYSLER (+3%) su cui Credit Suisse ha avviato la copertura con "outperform".

Dopo l'ondata di vendite che ha colpito ieri il risparmio gestito, soffrono ancora AZIMUT e MEDIOLANUM. Un trader sottolinea che "le due società sono quelle maggiormente esposte, all'interno del comparto dell'asset management, alle performance fees". In ottica selettiva, pertanto, recuperano ANIMA (+3,1%) e BANCA GENERALI (+1,35%) in quanto "hanno un minor contributo delle performance fee".

Tra i titoli minori TISCALi balza del 19,56% dopo l'annuncio della fusione con Aria.