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Bors Milano chiude in netto ribasso su vendite bancari e oil, bene lusso, Prysmian

La facciata della borsa di Milano. REUTERS/Alessandro Garofalo

MILANO (Reuters) - Piazza Affari chiude in deciso ribasso, fra le peggiori tra le piazze europee a causa di vendite sui titoli bancari, in un mercato incerto, dopo il rally degli ultimi giorni, che ha portato gli indici a recuperare i recenti cali segnati sulla crisi in Grecia.

Le piazze europee soffrono per la pressione sulle materie prime sulla scia del greggio debole, che in mattinata rialza la testa dopo il netto calo di ieri, mentre restano i timori per la crescita in Asia.

"Se scendono le banche ed Eni per la borsa di Milano c'è poco da fare e si va", dice un trader.

L'indice FTSE Mib perde l'1,02%, l'Allshare lo 0,98%. Scambi intorno a 2,8 miliardi di euro nel finale.

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Il benchmark europeo FTSEurofirst segna -0,20%.

La borsa tedesca guadagna lo 0,15%, Parigi -0,22%, Madrid cede l'1,15%.

Bancari negativi con INTESA SP in calo del 2,61%. UNICREDIT lascia sul terreno lo 0,99%, in attesa dei risultati previsti domani, con i quotidiani che parlano di piano dell'AD per aumentare la redditività della banca.

MEDIOLANUM è la migliore del settore nell'indice principale, con un ribasso dello 0,07%, dopo il balzo di ieri sulla promozione a 'Buy' da parte di Citigroup. Pesanti ribassi anche per le popolari.

Bene PRYSMIAN, in salita del 2,35%, prosegue il rally iniziato nei giorni scorsi dopo la diffusione dei risultati, che hanno portato una revisione al rialzo dei target price verso quota 23 euro.

CAMPARI cede lo 0,74% dopo i dati che hanno evidenziato un Ebit margin prima delle poste straordinarie in leggero rialzo e la conferma degli obiettivi.

SALINI IMPREGILO tra le peggiori del listino (-4,5%) dopo i numeri del trimestre, inferiori alle attese, che hanno spinto qualche analista a tagliare le stime sull'anno.

La debolezza del prezzo del petrolio penalizza i titoli del settore oil: ENI cede l'1%, giù anche SAIPEM che perde l'1,53%.

Spunti sul lusso: raccolte LUXOTTICA (+0,68%), TOD'S (+0,44%) e FERRAGAMO (+0,31%).

FIAT-CHRYSLER piatta, sostenuta dai buoni dati sulle immatricolazioni negli Stati Uniti e in Italia, mentre pesa il mercato dell'auto in Brasile.

TELECOM ITALIA in calo frazionale dello 0,08%, dopo il rialzo di ieri, sostenuto dalle nuove indiscrezioni sull'attesa fusione nel mobile Wind e 3. Il consolidamento allenterebbe la pressione competitiva beneficiando i conti delle società del settore telefonia.

Fra i minori ripiega dopo il rally delle ultime due sedute TMEDIA con un ribasso del 7,56%.