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Borsa Milano annulla perdite, banche deboli, verso peggior mese da agosto 2011

MILANO (Reuters) - Piazza Affari annulla le perdite registrate sin dall'avvio e si porta attorno alla parità.

Se, infatti, la prima ora di contrattazioni faceva pensare ad una giornata di vendite a mani basse, il recupero delle borse europee ha portato acquisti anche a Milano.

Una tendenza, sottolineano i trader, rafforzata dopo l'esito delle aste di titoli di stato.

A scandire il ritmo della danza macabra della prima parte della giornata ancora una volta erano state le banche. Alessandro Balsotti, portfolio manager di JCI Capital, spiega le difficoltà degli istituti italiani a riprendere quota con "le voci di un fronte comune Renzi-Banca d'Italia per cercare di sfruttare l'eccezionalità della Brexit per una sospensione di alcune regole su aiuti di stato e bail-in, che, però, sembra essersi fermato di fronte al muro tedesco".

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Attorno alle 11,40, l'indice FTSE Mib è sostanzialmente invariato, ma si avvia a chiudere il mese di giugno con un ribasso del 14,2% circa, ovvero la peggiore performance mensile dall'agosto 2011 (-15,57%). Nel primo semestre il listino milanese lascia sul terreno il 25,5% circa, mentre nel secondo trimestre la perdita ammonta al 12% circa. Tornando alla seduta odierna, l'AllShare è invariato, mentre il MidCap guadagna lo 0,6% circa. Volumi per un controvalore di circa 920 milioni di euro. Il benchmark europeo FTSEurofirst 300 sale dello 0,2% circa.

I futures sugli indici di Wall Street fanno pensare ad un avvio moderatamente positivo.

Banche deboli: il paniere italiano cede l'1,3% circa. UNICREDIT pesante nel giorno in cui riunisce il comitato nomine, che dovrebbe accelerare nell'iter per l'individuazione del nuovo Ceo. Poco meglio INTESA SANPAOLO.

Segno meno anche per MONTEPASCHI, UBI BANCA, POPOLARE EMILIA ROMAGNA e BANCO POPOLARE. In controtendenza MEDIOBANCA, POPOLARE MILANO e BANCA MEDIOLANUM.

CARIGE arranca all'indomani della pubblicazione del piano al 2020.

In ribasso le assicurazioni: UGF, UNIPOLSAI e GENERALI.

Automotive positivo: CNH INDUSTRIAL meglio di FIAT CHRYSLER, FERRARI ed EXOR. Fuori dal paniere spicca la performance di PIAGGIO.

Denaro su SAIPEM, STMICROELECTRONICS e PRYSMIAN.

Per il resto, prevalenza di vendite, con LUXOTTICA, LEONARDO FINMECCANICA e MEDIASET tra i peggiori.

Tra le small cap, MEDIACONTECH tonica dopo l'annuncio della cessione della controllata Deltatre.

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