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Borsa Milano chiude negativa, pesanti Mediaset e Wdf, banche contrastate

Un operatore di borsa a lavoro. REUTERS/Brendan McDermid (Reuters)

MILANO (Reuters) - iazza Affari archivia in ribasso una seduta nervosa, che ha visto diverse oscillazioni e un peggioramento dopo l'avvio di Wall Street. L'indice FTSE Mib ha perso lo 0,86%, l'Allshare lo 0,72%, mentre l'indice europeo FTSEurofirst ha lasciato sul terreno lo 0,55%. Volumi sull'azionario milanese pari a 3 miliardi circa. Volatilità soprattutto nel settore bancaro, comparto maggiormente sotto osservazione in vista dei risultati dell'esame approfondito della Bce attesi domenica prossima. In particolare, MPS, sotto pressione per i rumors di mercato che considerano la banca senese tra quelle più a rischio, è arretrata dell'1,88%. In una nota la banca ha chiarito che un deficit di capitale tra 500 e 1,7 miliardi, ipotizzato dalla stampa, non trova riscontro nei documenti preliminari ricevuti finora. Bene, però, POPOLARE EMILIA ROMAGNA (+1,44%), BANCO POPOLARE (+0,98%) e MEDIOBANCA (+0,87%). Negativi, tuttavia, i big INTESA SP (-0,82%) e UNICREDIT (-0,9%). Positiva FINMECCANICA (+0,44%), in attesa della cessione della divisione trasporti (Sts e Breda), che potrebbe aprire, secondo la stampa, un'asta competitiva tra i giapponesi di Hitachi e i cinesi di Cnr. ANSALDO STS (+0,86%). Ancora tra gli industriali PIRELLI guadagna lo 0,48% in un mercato positivo sui nuovi sviluppi della partnership con Rosneft. Venerdì le due società hanno raggiunto un nuovo accordo che prevede l'individuazione entro tre mesi di un partner tecnologico per l'ulteriore sviluppo delle attività nel settore della gomma sintetica. In fondo al FTSEMib, WORLD DUTY FREE (-3,98%) torna a perdere terreno dopo il balzo di venerdì. Secondo un broker il titolo continuerà a soffrire in borsa a causa della scarsa visibilità sui margini del gruppo. Pesante anche MEDIASET che lascia sul terreno il 4,29%. Bernstein ha rivisto al ribasso le stime sui risultati del gruppo alla luce del deterioramento del mercato pubblicitario nel 2014 e dei rischi di indebolimento del quadro economico. Si aspetta dunque ricavi in Italia in calo del 4% dal precedente -3,5% e un Eps a 0,03 euro da 0,04 euro. Debole LUXOTTICA (-0,75%) in attesa di novità sul riassetto del Cda. Secondo un broker la nomina di un nuovo AD che affiancherà il co-Ceo Massimo Vian contribuirà a ridurre l'incertezza sul nuovo board ma rimangono dubbi sull'efficacia della struttura di governance. Venduti gli energetici con ENI e SNAM in calo rispettivamente del 2,26% e dello 0,93% in un contesto negativo per il settore Oil in Europa (Stoxx -2,35%). Fuori dal listino principale DANIELI perde il 3,69% dopo che la guidance offerta dal management in sede di presentazione del bilancio è giudicata da qualche analista inferiore alle stime. sul fronte opposto, strappa MOVIEMAX con un balzo del 14,89%. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia