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Borsa Shanghai, blue-chip chiudono in ribasso, pesano tensioni Medio Oriente

Alcuni passanti e businessman si radunano a People's Square, nel cuore di Shanghai, per assistere alla trasmissione di informazioni di borsa

SHANGHAI (Reuters) - L'indice delle blue-chip cinese cancella i guadagni iniziali per archiviare la seduta in ribasso in quanto le crescenti tensioni in Medio Oriente incidono sul sentiment, portando gli investitori a trascurare segnali positivi come i progressi nei colloqui commerciali Usa-Cina e la politica monetaria espansiva di Pechino a sostegno dell'economia.

L'indice CSI300 blue-chip ha chiuso in calo dello 0,4% a 4.129,30, mentre l'indice composito di Shanghai ha terminato la seduta piatto a 3.083,41.

Il presidente Usa Donald Trump ha minacciato di imporre sanzioni all'Iraq e di vendicarsi contro l'Iran qualora reagisse dopo l'uccisione del generale Qassem Soleimani. Le minacce contro l'Iraq giungono all'indomani del voto del parlamento iracheno a favore dell'espulsione delle truppe Usa dal Paese.

Notizie ed elementi favorevoli, tra cui i passi avanti nell'ambito degli accordi commerciali sino-statunitensi e le decisioni di Pechino in tema di politica monetaria a sostegno dell'economia reale, sono stati ampiamente incorporati in un forte rally nel mercato di azioni A, osserva Luo Kun, analista di Fortune Securities.

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Eventuali venti contrari, compresa l'improvvisa escalation delle tensioni in Medio Oriente, potrebbero portare a prese di profitto in un quadro che vede peggiorare il sentiment di mercato, prosegue Luo.

In un documento pubblicato la scorsa settimana, la Commissione di regolamentazione bancaria e assicurativa cinese ha reso noto che promuoverà la conversione dei risparmi delle famiglie in fondi a lungo termine nei mercati dei capitali, che secondo gli analisti contribuiranno a sostenere il mercato azionario onshore nel lungo periodo.

Gli energetici registrano un rally galvanizzati dall'aumento dei prezzi del petrolio, con il colosso PetroChina in rialzo del 5,5%.

L'indice energetico CSI300 ha chiuso a +2,7%, massimo di sei mesi.

Sul fronte commerciale, il South China Morning Post ha fatto sapere ieri che una delegazione cinese pianifica di recarsi a Washington il 13 gennaio per la firma della 'fase uno' dell'accordo sui dazi tra le due superpotenze.

L’indice Hang Seng di Hong Kong chiude in ribasso dello 0,8% a 28.226,19.

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