Borse Asia-Pacifico colpite da crollo Wall Street, Shanghai -4%
9 febbraio (Reuters) - Le borse dell'area Asia-Pacifico in netto calo, ai minimi da due mesi, sull'onda del timore per un aumento più serrato dei tassi d'interesse Usa, che ieri ha nuovamente affondato Wall Street.
** L'indice MSCI, che non comprende la borsa giapponese, alle 8,30 circa perde l'1,9%. TOKYO ha chiuso in calo del 2,3%.
"La fase di correzione sui mercati azionari potrebbe durare per tutto febbraio e forse fino a marzo", dice Masahiro Ichikawa, senior strategist di Sumitomo Mitsui Asset Management a Tokyo.
"L'aumento dei rendimenti a lungo termine dei bond dovrà assestarsi, perché la fase di correzione termini. L'aumento della volatilità ha anche spinto gli investitori a vendere gli asset a rischio alimentandone a propria volta la volatilità".
** Perde terreno in particolare SHANGHAI, che chiude in calo del 4% dopo aver toccato in corso di seduta -6%, ai minimi da maggio 2017. Per la settimana, il calo è stato del 9,6%, il peggiore da gennaio 2016. Oltre agli aspetti globali, per alcuni analisti il calo cinese risente anche di questioni interne per l'andamento del settore dell'industria dei consumi e di quello finanziario per gli effetti del deleveraging. HONG KONG perde il 2,8%. Prada perde il 2,03%.
** SYDNEY ha perso lo 0,9%, con la maggiore perdita settimana in otto anni.
** MUMBAI perde l'1,2%, SEUL ha toccato i minimi da cinque mesi, SINGAPORE è negativa per la quinta seduta sulle ultime sei; TAIWAN, ha perso l'1,5%.
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