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Borse: possibile un'esplosione al rialzo. Comanda il gold ora

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista a Pietro Paciello, analista tecnico indipendente, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulle valute, su alcune commodities e sugli scenari attesi per le Borse. Pietro Paciello è autore del libro appena pubblicato TRADING PLAN. Per info clicca qui

Prosegue il recupero del dollaro tanto nei confronti dello yen quanto dell'euro. Quali sono le sue previsioni per questi due cambi?

C'è coerenza anche a livello intermarket e stiamo assistendo ad un recupero da parte del dollaro, per quanto non particolarmente profondo, riscontrabile sia contro yen che euro. Non si tratta quindi di movimenti isolati, ma corali, e mi sembra che il mercato abbia scontato abbastanza moderatamente le notizie sul fronte fiscale nordamericano. Ciò è piuttosto logico perchè stiamo parlando di una notizia molto positiva non in un mercato depresso ma in un mercato che ha già corso tanto. Per questo non mi aspettavo grandi movimenti rialzisti da parte delle Borse europee in contro reazione e in effetti non ci sono stati.

A livello intermarket mi piace la coerenza sia di euro-dollaro che di dollaro-yen e in particolare quest'ultimo ha una piccola divergenza rialzista sul grafico giornaliero.
Credo che se l'usd-yen dovesse superare i recenti massimi relativi, quindi il top registrato nella sessione di lunedì, dovremmo ritrovarcelo abbastanza facilmente oltre area 114. Questo diventa nuovamente un test molto probante perchè è una resistenza dinamica di lungo termine, per cui per il momento vedo una figura e mezzo long di dollaro-yen.

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La suddetta idea rialzista verrebbe del tutto meno in caso di violazione ribassista di area 111,4, ma per il momento manteniamo una view long con target 114/114,5.

Quanto all'euro-dollaro, il movimento è diametralmente opposto, e dopo diversi falsi tentativi visti soprattutto nella sessione di lunedì, mi sembra che questo cambio stia prendendo la strada del ribasso con una certa decisione.
Mi aspetto un euro-dollaro in ritirata e credo che possa andare abbastanza agevolmente di nuovo verso quota 1,17, dove troviamo una prima area di supporto abbastanza rappresentativa.

Parliamo in ogni caso di un mercato in una palese dinamica di trading più che di movimenti di lungo termine e perchè diventano tali a mio avviso il market driver rimane sempre il dollaro-yen che solo con un segnale di forza sopra 114,5 porterebbe di nuovo il rischio prepotentemente al rialzo su tutti i mercati.

L'oro continua ad indietreggiare ormai a poca distanza dall'area dei 1.260 dollari da lei più volte segnalata di recente. Si aspetta ulteriori flessioni nel breve?

Cerchiamo sempre di dare dei riferimenti operativi pratici, ossia proviamo ad individuare a livello intermarket quale può essere lo strumento che in quel momento rappresenta un po' il market driver.
In questo momento il market driver è l'oro che finalmente è arrivato ormai sul supporto dinamico che mi aspettavo dovesse testare da parecchio tempo.

L'area dei 1.260 dollari è strutturale e strategica per l'oro e da qui o parte un grande rimbalzo con obiettivo in area 1.325 dollaro, oppure prosegue in maniera anche veloce la discesa verso il supporto successivo che stimo in area 1.200 dollari.
Vuoi per la correlazione al dollaro, vuoi per il ruolo di bene rifugio, un gold che andasse a dipingere il secondo scenario, quindi una discesa ulteriore verso area 1.200, cosa che non escludo vista la tonicità del dollaro, chiamerà un rialzo sulle Borse e sul biglietto verde.

Cosa può dirci per il petrolio che continua a muoversi a poca distanza dai 58 dollari al barile?

Ribadisco la mia ipotesi che il petrolio sia entrato in una tendenza rialzista di lungo periodo, quindi me lo aspetto da qui a fine anno su valori ben superiori ai 60 dollari al barile. Non c'è dubbio che nel breve l'oro nero è in forte ipercomprato e non può reggere questo angolo di ascesa, quindi sto osservando negli ultimi tempi il petrolio con l'obiettivo di comprarlo, ma su valori di prezzo più interessanti di quelli correnti.

Mi sembra che il primo supporto ideale sia in zona 56/55,5 dollari dove in caso di tenuta proveremo degli acquisti buy long con stop molto stretti sotto 55 dollari. In caso di rottura dei 56/55,5 dollari, il supporto successivo, che credo sarà una grande opportunità di acquisto, è in area 53 dollari, dove un po' tutti a mio avviso riprenderanno ad accumulare.
In questo momento il petrolio non mi sembra orientato a salire nel breve: direi che hai una propensione sempre long di lungo periodo, ma leggermente correttiva nel breve.

Alla luce di quanto detto fino ad ora, quale messaggio emerge per le Borse?

La ritrovata spinta del dollaro si va a riverberare in un rimbalzo abbastanza consistente da parte del Dax30 che rimane comunque confinato in una zona di congestione leggermente ribassista. Mi sembra che l'indice si stia preparando ad un test interessante e se la mia idea di un dollaro in rafforzamento trovasse conferma, un eventuale breakout da parte del Dax30 di area 13.100 lo porterebbe velocemente a rivedere i 13.200 punti e perchè no i massimi dell'anno in seguito.

Resto dell'avvio che le Borse, specie quella italiana, abbiano una configurazione di breve propedeutica al ribasso, ma stanno palesando in tutti i modi possibili e immaginabili che non hanno voglia di scendere.
Se il processo di rafforzamento del dollaro dovesse proseguire, stante il grande laterale creatosi sui mercati, proprio quest'ultimo può diventare la classica molla che esplode.

A guardare il dollaro e il movimento che sta tentando di fare il Dax, mi sembra potenzialmente interessante ipotizzare un'esplosione rialzista. Personalmente da qualche ora sto nuovamente comprando azioni, ma la conferma forte arriverà da un ritorno del dollaro-yen agilmente al di sopra dei 114.
A quel punto a mio avviso i mercati azionari riprenderanno a salire con decisione.

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