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Btp deboli e sottili ma tengono su Bund, scarsa reazione a mossa Dbrs

MILANO (Reuters) - Avvio di settimana con il segno moderatamente negativo per l'obbligazionario italiano, in sintonia però con la controparte Bund, con il premio di rendimento tra decennali che resta un paio di tick al di sotto di 130 centesimi.

Il mercato non sembra particolarmente scosso dalla mossa -- peraltro inaspettata -- con cui Dbrs ha messo venerdì sera sotto osservazione per un possibile downgrade il rating sovrano A(low) dell'Italia.

"Almeno a giudicare dalla mancata reazione di prezzi e rendimenti sembra che, per lo meno al momento, a guidare il mercato non siano né i fondamentali dell'economia né le mosse delle agenzie di rating" commenta un operatore. "Si guarda invece a un periodo di emissioni nette negative in cui proseguono gli acquisti Bce".

In linea più generale, rilevano gli addetti ai lavori, continua a evidenziarsi una tendenza al 'flattening' sul tratto 10/30 in parallelo a un marcata flessione dei volumi.

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"E' un mercato molto sottile ma per il momento nessuno vende" osserva un secondo trader, che ipotizza però un possibile allargamento di 5/10 centesimi sullo spread Btp/Bund una volta il mercato abbia pienamente metabolizzato il monito Dbrs.

Pari attualmente ad 'A(low)', il giudizio dell'agenzia canadese è l'unico che al momento permetta all'Italia di rimanere nella categoria di rating più elevata secondo i parametri Bce. Un'eventuale bocciatura del rating sovrano comporterebbe invece un aumento degli 'haircut' applicati sui titoli sovrani portati come collaterale per le operazioni di rifinanziamento.

"Le ragioni stesse cui Dbrs ha fatto riferimento per la mossa di venerdì sera, vale a dire la crescita anemica e l'indebolimento della posizione di Matteo Renzi in vista del referendum costituzionale, potrebbero paradossalmente avere un impatto rialzista sul mercato italiano - ipotizza ancora il primo operatore - facendo scommettere su un sostegno ancora più attivo da parte della Banca centrale europea".