Btp recuperano dopo apertura debole, mercato tiene bene dopo aste

MILANO (Reuters) - L'obbligazionario italiano chiude le aste a medio-lungo di fine marzo con rendimenti a nuovi minimi storici, anche se di pochi centesimi, sui Btp a cinque e 10 anni, livelli non così scontati dopo i realizzi della scorsa settimana.

A metà seduta i Btp si muovono sui livelli di venerdì sera, con lo spread su Bund a 116 punti base da 115.

Il Tesoro ha collocato l'importo massimo di 7,5 miliardi di Btp a 5 e 10 anni oltre al nuovo Ccteu giugno 2022.

Il cinque anni dicembre 2019 è stato assegnato allo 0,55%, un centesimo sotto febbraio; il decennale giugno 2025 all'1,34% dall'1,36% di un mese fa.

"È stata un'asta interlocutoria. La migliore performance è stata del 10 anni, collocato 4 centesimi sopra mercato. Gli altri due sono stati in linea. Il giugno 2025 offriva più valore rispetto ai titoli della parte lunga della curva" commenta Gianluca Ziglio di Sunrise Brokers.

Lo strategist UniCredit Elia Lattuga evidenzia un segnale positivo, poiché "il mercato ha aperto debole poi ha recuperato".

Al netto delle commissioni, rispettivamente di 0,25 e 0,35, i Btp 2019 e 2025 sono stati collocati a 0,60/61% e 1,37% da 0,62% e 1,38% sul secondario a metà seduta.

Livelli di rendimento così bassi, conseguenza del lancio del Qe della Bce, non offrono però grande incentivo all'acquisto di carta italiana.

"Non ho visto [...] un forte appetito che possa rivelare un cambiamento di posizionamento rispetto alle ultime settimane" commenta Matteo Regesta di Citi.

"Stanno sicuramente pesando le incertezze sulla Grecia, che tengono in ansia il mercato" afferma un trader, che segnala volumi relativamente bassi e in ulteriore diminuzione con l'avvicinarsi di Pasqua. "Toccati i minimi della scorsa settimana, si è materializzato qualche acquisto".

Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia