Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • FTSE MIB

    33.629,21
    -107,19 (-0,32%)
     
  • Dow Jones

    38.675,68
    +450,02 (+1,18%)
     
  • Nasdaq

    16.156,33
    +315,37 (+1,99%)
     
  • Nikkei 225

    38.236,07
    -37,98 (-0,10%)
     
  • Petrolio

    77,99
    -0,96 (-1,22%)
     
  • Bitcoin EUR

    59.163,18
    +770,35 (+1,32%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.329,30
    +52,32 (+4,10%)
     
  • Oro

    2.310,10
    +0,50 (+0,02%)
     
  • EUR/USD

    1,0765
    +0,0038 (+0,36%)
     
  • S&P 500

    5.127,79
    +63,59 (+1,26%)
     
  • HANG SENG

    18.475,92
    +268,79 (+1,48%)
     
  • Euro Stoxx 50

    4.921,48
    +30,87 (+0,63%)
     
  • EUR/GBP

    0,8577
    +0,0023 (+0,27%)
     
  • EUR/CHF

    0,9735
    -0,0024 (-0,25%)
     
  • EUR/CAD

    1,4726
    +0,0064 (+0,44%)
     

Bullish la view su Piazza Affari: i titoli su cui puntare

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Angelo Ciavarella, Head of business development per AFX Group, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'indice Ftse Mib e su alcune blue chips.

La scorsa settimana aveva affermato di non attendersi grandi ribassi a Piazza Affari dove di fatto il Ftse Mib ha recuperato terreno nelle ultime giornate. Cosa si aspetta ora alla luce di questa evoluzione?

Lo spread BTP-Bund fortunatamente non è aumentato dopo aver raggiunto i 200 punti base e anzi si è ristretto leggermente, fermo restando che fino ai 200 basis points c'è mercato, ma oltre diventerà un problema.
Indubbiamente l'Italia fa un po' storia a parte rispetto ad altri Paesi perchè non riesce ad attirare grandi investitori istituzionali. A mio avviso l'Europa quest'anno, specie se in Francia non dovesse vincere Le Pen (Other OTC: PENC - notizie) , quanto piuttosto il mio favorito Macron, potrebbe partire alla grande come mercato.

L'Italia è sempre un po' traballante per via anche di un Governo poco stabile che mi auguro possa arrivare fino alla fine della legislatura a inizio 2018. E' difficile che prima delle elezioni politiche i grandi investitori entrino sul mercato italiano.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

Detto questo, le banche hanno realizzato uno strepitoso recupero dai minimi, soprattutto quelle italiane, ma il problema è che se lo spread BTP-Bund dovesse spingersi oltre i 200 punti base, a quel punto gli investitori inizieranno a vendere anche i titoli bancari. Ricordiamo che gli istituti di credito sono pieni di BTP e ogni volta che questi scendono accusano delle perdite.
Un'uscita dai bond italiani è senza dubbio un problema perchè c'è il rischio Paese, anche se i dati diffusi ieri sul PIL sono stati buoni.

Penso che Piazza Affari possa reggere, mentre vedo difficile un recupero del gap rispetto ad altri mercati azionari.
Per il Ftse Mib è senza dubbio positivo il superamento dei 19.200/19.250 punti, area che ha tenuto al ribasso le quotazioni. Dal punto di vista grafico l'indice dovrebbe cercare di rompere i precedenti massimi e spingersi sui 20.000 punti e questo sarebbe un segnale di forza.
L'unica speranza è che il Ftse Mib non scenda al di sotto dei 18.200 punti, evento che aprirebbe le porte ad una discesa più marcata in direzione dei 17.200/17.000 punti.

Personalmente sono positivo e penso che l'azionario italiano possa salire, a patto di non assistere ad un tracollo degli indici americani che viene evocato da più parti, ma la mia view è bullish su Wall Street. La Trumpeconomics continua a dare i suoi frutti, fermo restando che la Borsa americana potrebbe andare incontro ad una flessione, ma non nel brevissimo, visto che prevedo ciò possa accadere non prima della primavera.
Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) breve non vedo grandi motivi per vendere in America, tranne qualche correzione fisiologica giustificata peraltro dal forte rialzo messo a segno fino ad ora.

Nel settore bancario quali indicazioni ci può fornire per Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) e Bper Banca?

Le Popolari sono spesso volatili come titoli e guardando in particolare a Bper Banca non escludo che si possa assistere ad una rottura dei massimi precedenti. In caso di violazione dei 5,6 euro si avranno spazi molto ampi con possibili allunghi fino ai 7 euro nel giro di qualche mese.

L'economia italiana si sta riprendendo e se questo percorso dovesse proseguire si assisterà ad una flessione delle sofferenze bancarie, per cui dovrebbe un ciclo virtuoso. L'unico pericolo è rappresentato dai BTP perchè se lo spread BTP-Bund dovesse spingersi oltre i 200 punti base inizierà a diventare problematico il mercato dei bond e si avrebbero ricadute negative per le banche italiane.

Per il momento la situazione è buona per cui i bancari potrebbero fare bene, compreso Bper Banca che si può acquistare subito con primo target a 5,6 euro e livello di uscita a 4,3 euro.

Ubi Banca si è comportato abbastanza bene, salendo da 2 a 3,5 euro. Il titolo si potrebbe tranquillamente acquistare in caso di ritracciamento in area 3 euro, con obiettivo a 3,5 euro prima e in seguito a 4 euro, fermo restando che non mi aspetto discese dei corsi al di sotto dei 2,8 euro.

Telecom Italia (Amsterdam: TI6.AS - notizie) fatica a spingersi in avanti fallendo in più di un'occasione i suoi tentativi rialzisti. Cosa può dirci di questo titolo?

Telecom Italia mi sembra in questa fase un non-trade perchè non offre spunti nè in una direzione nè nell'altra. Non c'è interesse sul titolo in questo momento per cui non lo considero almeno fino a quando non si spingerà al di sopra di 0,85 euro o in caso di flessioni verso 0,75 euro per un acquisto speculativo.

Tra gli assicurativi come valuta i recenti spunti positivi offerti da Generali (EUREX: 566030.EX - notizie) e Unipol (Dusseldorf: 18319160.DU - notizie) ?

Generali sta facendo molto bene anche sulla scia della speculazione relativa ad un possibile acquisto da parte di Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) . Titoli come questo sono sempre molto interessanti finchè dura il tutto, ricordando che Generali è salito da 11 a 15 euro per cui di strada ne ha fatta.

Un ingresso sui valori attuali è ancora possibile, pur nella consapevolezza di sfilarsi rapidamente dal titolo nel caso in cui le cose dovessero andare male. Di sicuro Generali non è da vendere ora e un eventuale acquisto intorno ai 15 euro andrà corredato da uno stop loss a 14,5/14,4 euro.

Unipol sembra essere oggetto di un certo interesse da parte degli investitori e sicuramente sembra più stabile rispetto a Generali. L'anno scorso il titolo ha recuperato bene e ora si potranno valutare acquisti in area 3,5 euro, con primo target a 3,8 euro, superati i quali Unipol potrebbe fare molto bene con possibili allunghi in direzione dei 4,5 euro.

Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online