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Caixabank-Bankia, deal da 4,3 mld euro, nasce prima banca domestica spagnola

Il logo CaixaBank presso la sede centrale della banca a Barcellona

MADRID (Reuters) - Caixabank ha raggiunto un accordo per l'acquisizione dell'istituto controllato dallo stato spagnolo Bankia per 4,3 miliardi di euro con un'operazione interamente in azioni che porta alla creazione della più grande banca locale per asset del paese, spingendo per un aumento dell'attività di consolidamento nel fragile settore bancario europeo.

La fusione creerà la più grande banca locale spagnola per asset, con un valore di mercato complessivo di oltre 16 miliardi di euro, in un'operazione motivata da sinergie annuali sui costi intorno a 770 milioni di euro, secondo quanto comunicato dalle banche.

Caixabank e Bankia non hanno svelato possibili tagli ai posti di lavoro o chiusure di filiali in eccesso, ma il sindacato Ccoo teme ingenti tagli provenienti dalla fusione, considerando che l'entità congiunta conta 6.300 filiali e oltre 51.000 occupati in Spagna.

L'accordo è stato descritto come una fusione, ma, a tutti gli effetti, è un'acquisizione da parte di Caixabank, tre volte più grande di Bankia in termini di valore di mercato e quasi due volte più grande in termini di asset.

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Caixabank offrirà 0,6845 azioni per ogni azione Bankia, valutando la seconda banca a 1,41 euro per azione.

Ciò rappresenta un premio del 20% rispetto al prezzo di Bankia alla chiusura il 3 settembre, prima della diffusione di notizie sulle trattative di fusione. Alternativamente, corrisponde a un premio del 28% rispetto al prezzo medio visto negli ultimi tre mesi.

La valutazione di Bankia si attesta leggermente sotto i livelli visti alla chiusura di ieri, a 4,4 miliardi di euro.

Il titolo Bankia, in rialzo quasi del 40% dalla prima diffusione delle indiscrezioni sulla fusione, scambia in ribasso del 2,5% a 1,405 euro intorno alle 10,40 italiane, mentre Caixabank, in rialzo del 14% dall'inizio delle trattative, avanza dello 0,14% a 2,068 euro.

COSTI, SINERGIE E STRUTTURA

I due istituti hanno detto in un comunicato congiunto di prevedere sinergie annuali sui costi intorno a 770 milioni di euro entro il 2023 e nuovi ricavi annuali pari a circa 290 milioni di euro nel corso di cinque anni.

Hanno anche stimato costi di ristrutturazione da 2,2 miliardi di euro per l'anno prossimo, che dovrebbero essere coperti interamente da 'badwill' - utili sulla carta ottenuti quando un asset viene acquisito per un valore inferiore al suo valore contabile.

Le banche prevedono di ottenere un Cet1 fully loaded intorno all'11,3% nel primo trimestre dopo la transazione.

Gli azionisti Caixabank inizialmente rappresenteranno il 74,2% del capitale della nuova entità, mentre quelli di Bankia rappresenteranno il 25,8%.

Criteria, controllata dalla fondazione La Caixa, rimarrà l'azionista principale di Caixabank, con una quota intorno al 30% nella banca combinata, mentre lo stato Spagnolo controllerà il 16,1%, rispetto alla precedente partecipazione del 61,8% in Bankia.

(Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)