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Calenda a Economist: Italia non rischia deriva populista

Palazzo Chigi di sera. REUTERS/Remo Casilli (Reuters)

ROMA (Reuters) - L'Italia non è un Paese speciale che rischia una deriva populista. Così il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, risponde oggi al settimanale britannico The Economist, secondo cui sarebbe preferibile una vittoria del 'no' al referendum costituzionale del 4 dicembre. "Quando tu governi devi rispettare la stampa in modo assolutamente rigido, e quindi tendenzialmente non commento mai. Ma c'è una cosa che mi ha amareggiato e non è il no al referendum, ma l'idea che l'Italia sia un Paese speciale perché ha una tendenza al populismo", ha detto Calenda in un'intervista a Reuters. Ieri il settimanale - di cui è principale azionista Exor, la holding della famiglia Agnelli - ha scritto che sarebbe preferibile una vittoria del 'no', perché l'Italia ha bisogno di riforme strutturali, e non di dare più poteri al governo per effetto della modifica costituzionale. La testata britannica scrive che l'Italia ha prodotto Benito Mussolini e Silvio Berlusconi ed è vulnerabile al populismo in modo preoccupante. Calenda definisce "inaccettabile" l'idea che "l'Italia non debba avere istituzioni troppo efficienti perché se no rischia una deriva populista. Noi non siamo un Paese speciale, noi siamo una grande democrazia occidentale". L'Economist sostiene che le dimissioni del premier Matteo Renzi in caso di vittoria del 'no' non avrebbero effetti disastrosi e porterebbero alla nascita di un governo tecnocratico provvisorio. Calenda ribatte che "istituzioni forti sono la migliore garanzia per una democrazia forte mentre istituzioni deboli generano democrazie deboli". "Negli ultimi anni non abbiamo mai avuto un problema di autoritarismo semmai di anarchia perché nessuno prendeva decisioni... Mi pare che di populismi in giro per il mondo ce ne siano molti e per ora l'Italia è quella che li ha governati meglio". (Giselda Vagnoni e Crispian Balmer) Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia