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In calo su spettro staglaflazione, giù auto e banche, positiva Generali

Un dettaglio dell'ingresso della Borsa di Milano

MILANO (Reuters) - Piazza Affari è in ribasso in tarda mattinata, in linea con le altre borse europee, e risente di una generale debolezza dei mercati dovuta ai timori di una stagflazione globale.

A pesare è il tonfo di ieri di Wall Street, colpita dai risultati trimestrali negativi degli ultimi due giorni dei giganti retail Target e Walmart. I futures Usa sembrano al momento indicare un'apertura pesante a New York.

A ciò si aggiungono i timori persistenti dovuti alla guerra in Ucraina, dove vi è ancora incertezza sul numero dei militari ucraini ancora presenti all'interno dell'acciaieria Azovstal di Mariupol.

Intorno alle 12,30 il FTSE Mib perde 1,3% con volumi sui 0,75 miliardi.

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Tra i titoli in evidenza:

Generali rimane tra i migliori titoli del listino principale in una giornata che vede quasi tutto l'azionario in rosso. Il titolo guadagna 0,5% dopo aver registrato risultati per il primo trimestre sopra il consensus.

Il settore bancario risente invece della generale debolezza dei mercati: Bper arretra di 2,6%, Intesa Sanpaolo perde 1,8%, mentre Banco Bpm segna -1,2%. UniCredit cede 0,4% e non registra particolari oscillazioni dopo che, in un'intervista all'agenzia di stampa Interfax, il magnate russo Vladimir Potanin ha detto di aver rifiutato un'offerta per le attività russe della banca italiana. [R1N2WX009]

Male anche l'automotive: Iveco e Stellantis perdono intorno a 2%, Cnh segna -2,6% e Pirelli arretra di 1,6%.

Il settore energetico vira in negativo (-1,2%) dopo una partenza in rialzo, in sincrono con l'andamento dei prezzi del greggio. ENI cede 1,3%, TENARIS affonda di 3,3% e SARAS inverte la rotta e perde 2,4%. Unica nota positive SAIPEM, che rimbalza dal calo di ieri e guadagna 0,5%.

Non cambia il discorso per il comparto del lusso: Moncler ede 3,9%, Brunello Cuncinelli segna -3,1%, Ferragamo perde 3,2%, TOD'S è in calo di 2,2%.

Leonardo, contagiata dal clima di grande incertezza che avvolge i mercati, passa ugualmente in territorio negativo e cede lo 0,4% circa. Stamattina il titolo ha guadgnato fino a +1,5% sull'indiscrezione stampa che il gruppo, insieme a Eni, Cineca e Iit, sarebbe in prima fila in un mega piano che punta a dare all'Italia una rete di supercomputer con una capacità iniziale di 300 petaflop, dove un petflop corrisponde a un milione di miliardi di operazioni al secondo.

(Federico Maccioni, editing Andrea Mandalà)