Canada, i liberali di Trudeau vincono le elezioni, ma senza maggioranza dei seggi
Il Partito liberale del primo ministro del Canada Justin Trudeau ha vinto le elezioni anticipate che si sono svolte ieri, 20 settembre, ma non riuscirà a formare un governo di maggioranza parlamentare, mancando così l’obiettivo che aveva spinto Trudeau ad anticipare il ritorno alle urne. I risultati provvisori attribuiscono ai Liberali 148 seggi parlamentari, 103 ai Conservatori, 28 al Blocco del Quebec e 22 seggi al Nuovo partito democratico di sinistra. Se i nuovi equilibri parlamentari verranno confermati dai risultati definitivi, il Partito liberale di Trudeau dovrà ancora dipendere dall’appoggio di parlamentari di altre forze politiche per ottenere l’approvazione delle misure di legge.
Dalle urne è arrivato “un mandato chiaro per uscire dalla pandemia”, ha dichiarato il premier commentando i risultati. “Ci rimandate al lavoro con un
mandato chiaro per far superare al Canada questa pandemia e verso giorni più luminosi a venire”. “I canadesi non vogliono più sentir parlare di elezioni”, ha aggiunto, tralasciando il fatto che a volere il voto anticipato è stato proprio lui.
La campagna elettorale si è rivelata assai più complicata del previsto per Trudeau, che aveva deciso di tornare alle urne nella convinzione di incassare un significativo aumento dei consensi a seguito della gestione della pandemia di Covid-19. Il tema delle politiche emergenziali adottare in risposta alla pandemia e soprattutto dei vaccini contro la Covid-19 è stato al centro della campagna elettorale: le misure di distanziamento sociale e le chiusure di attività economiche sancite da Trudeau durante i picchi dell’emergenza sanitaria gli sono valsi contestazioni, ma nel Paese aumenta il nervosismo della popolazione già vaccinata contro il coronavirus nei confronti di quanti hanno deciso invece di non assumere vaccini. Il premier canadese è favorevole all’adozione dell’obbligo vaccinale per gli utenti di aerei e treni a lunga percorrenza; l’avversario di Trudeau, il conservatore Erin O’Toole, ritiene invece che la vaccinazione debba essere una scelta sanitaria personale.
L’opposizione è stata implacabile nell’accusare Trudeau di aver chiamato un inutile voto anticipato (due anni prima della scadenza) per la sua “ambizione personale”.
Questo articolo è originariamente apparso su L'HuffPost ed è stato aggiornato.