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Carige,domani interrogatori. Gip: Berneschi ha "ingenti capitali all'estero"

Una filiale di Carige a Genova REUTERS/Alessandro Garofalo (Reuters)

di Ilaria Polleschi MILANO (Reuters) - Inizieranno domani gli interrogatori di garanzia di tre dei sette arrestati ieri nell'inchiesta della procura di Genova - tra cui l'ex-presidente di Carige Giovanni Berneschi - che ipotizza tra gli altri i reati di associazione a delinquere e truffa ai danni della banca genovese e del suo ramo assicurativo. Lo riferiscono fonti investigative, precisando che nelle perquisizioni di ieri, oltre al sequestro già reso noto di beni per quasi 22 milioni di euro, sono stati sequestrati circa 300.000 euro in contanti e materiale documentale. A essere sentiti domani nel carcere di Marassi di Genova, dove sono reclusi, saranno il commercialista Andrea Vallebuona, il notaio Davide Enderlin e l'imprenditore Sandro Calloni. Nei prossimi giorni saranno invece sentiti Berneschi, attualmente vice-presidente dell'Abi, l'ex-AD di Carige Vita Nuova Ferdinando Menconi e l'imprenditore Ernesto Cavallini, tutti ai domiciliari. Carige ha detto ieri di ritenersi parte lesa e si è riservata di intraprendere a tutela del gruppo le opportune iniziative, mentre non è stato possibile raggiungere i legali degli arrestati per un commento. INQUINAMENTO PROVE CON "ENTRATURE IN AMBIENTI GIUDIZIARI" Nell'ordinanza di arresto firmata dal gip Adriana Pietri e visionata da Reuters, l'arresto di Berneschi - che ha lasciato la presidenza di Carige nel settembre scorso dopo i contrasti con l'azionista di riferimento e le dure osservazione di Bankitalia sulla governance - si è reso necessario per il pericolo di inquinamento probatorio, anche per "presunte entrature nell'ambiente giudiziario di Genova e La Spezia" e per il pericolo di fuga. Dalle indagini "emergono fondati elementi per ritenere che l'indagato disponga di ingenti capitali all'estero, ancora da rimpatriare" e che "non escluda la possibilità di stabilire la propria residenza all'estero", visto che in un colloquio intercettato Berneschi - soprannominato "il magro" - dice di poter andare a lavorare all'Ubs in Svizzera e di avere un appartamento a Lugano. Il gip sottolinea inoltre come Berneschi, pur essendo vicepresidente dell'Abi, nel dicembre 2013 "non si fa scrupoli nel richiedere all'interlocutore un servizio illegale" domandando ad un'altra persona "se può offrire un servizio di 'spallonaggio' (traferimento, ndr) di valuta dall'estero all'Italia". "La registrazione ambientale è indicativa della capacità criminale dell'indagato", aggiunge il gip, secondo il quale sussiste a carico di Berneschi il pericolo "concreto e attuale" di reiterazione dei reati a lui contestati. TRUFFA A CARIGE VITA NUOVA CON ACQUISTI A PREZZI GONFIATI Gli inquirenti ipotizzano una truffa ai danni di Carige Vita Nuova tramite l'acquisto a prezzi gonfiati di alcune società, tra cui I.H.Roma, proprietaria di due alberghi. "Gli elementi di prova acquisiti sono allo stato gravemente indiziari" che Berneschi, Menconi - definito dall'ex-presidente "testa di pera" in alcune intercettazioni - ed Ernesto Cavallini, ritenuto "dominus delle società Ihc (cancellata dal registro delle Imprese nel giugno 2011) e IH Roma, "hanno indotto la Carige Vita Nuova ad acquistare la partecipazione totalitaria della I.H. Roma, proprietaria degli alberghi Hotel Mercure di Milano e Hotel Pisana di Roma, "ad un prezzo (pari ad oltre 70,5 milioni), risultato essere di circa il 50% superiore al reale valore della partecipazione". La truffa si sarebbe realizzata con l'utilizzo di valutazioni gonfiate del valore dei due alberghi, trasferendo su conti esteri parte del prezzo, pari a circa 16,3 milioni di euro pagato alla Ihc, e utilizzando questa cifra per l'acquisto mediato dalla società Admiral (ritenuta riconducibile a Berneschi e Menconi) dell'albergo Holiday Inn di Lugano. "CON TRUFFA BALITAS DANNO DA 5,6 MILIONI" Relativamente ad un'operazione con la società fiduciaria di diritto elvetico Balitas, formalmente amministrata da Enderlin ma riconducibile a Berneschi e Menconi, il cda di Carige Vita Nuova aveva invece deliberato di acquisire una partecipazione del 35% della società Assi 90 ad un prezzo risultato superiore a quello reale (grazie alla perizia "gonfiata" sul valore delle quote redatta da Vallebuona). Le indagini hanno altresì dimostrato che Menconi è il beneficiario, con Berneschi, "del profitto illecito realizzato con questa truffa". "Il danno patrimoniale arrecato alla compagnia, per effetto di questa operazione si aggira allo stato (e salvo espletamento di una perizia) sui 5,6 milioni di euro", si legge nell'ordinanza. "I dirigenti e i funzionari infedeli della Carige e i loro correi (...) hanno continuato ad agire nell'ombra, accumulando ulteriore provvista illecita attraverso un meccanismo giuridico e finanziario ancor più raffinato, al fine di mascherare la reale finalità e la portata delle operazioni, sempre ai danni di Carige e di Carige Vita Nuova, in modo da causarne il progressivo depauperamento economico-finanziario, a loro esclusivo profitto personale", aggiunge l'ordinanza. - Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia