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Catasto: via i vani, arrivano i metri quadri

L'Agenzia delle Entrate fornirà nel documento relativo all'immobile il dato della superficie: una semplificazione che aiuterà anche il calcolo della Tari

Gli immobili non saranno più valutati in base ai vani ma ai metri quadri. L'annuncio arriva dall'Agenzia delle Entrate che rilascerà un documento di riconoscimento dell'immobile che dichiarerà solo la superficie, dati finora solo visibili nelle applicazioni degli uffici e d'ora in poi a disposizione di tutti gli utenti. Questa semplificazione aiuterà anche il calcolo della tassa sui rifiuti.

Cosa cambierà: da oggi la superficie sarà riportata direttamente in visura catastale, oltre ai dati identificativi dell'immobile (foglio, particella, subalterno, sezione urbana, comune) e i dati di classamento (zona censuaria ed eventuale microzona, categoria catastale, classe, consistenza e rendita). La semplificazione riguarderà 57 unità immobiliari.

La visura catastale conterrà anche un dato importantissimo per i cittadini: la superficie utile ai fini del calcolo della Tari che, per le sole destinazioni abitative, non tiene conto di balconi, terrazzi e altre pertinenze accessorie, scoperte e non. In questo modo i cittadini potranno verificare la base imponibile per il calcolo della tassa sui rifiuti. In caso di discordanze in questa sede, i cittadini potranno inviare le proprie osservazioni al sito dell'Agenzia dell'Entrate, in modo da contribuire a migliorare i dati condivisi tra Fisco ed enti locali, possibilità finora concessa ai soli Comuni.

Per gli immobili non dotati di planimetria, edifici che risalgono perlopiù alla prima fase di censimento del Catasto edilizio urbano e quindi mancanti anche del dato relativo alla superficie, i proprietari possono presentare attraverso la procedura Docfa, una dichiarazione di aggiornamento catastale, con l'inserimento in atti della piantina. Tale pratica sarà obbligatoria per chi ha intenzione di vendere l'immobile.