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Cina, banca centrale ordina maggiore sorveglianza transazioni in valuta

HONG KONG/SHANGHAI (Reuters) - La People's Bank of China ha ordinato alle banche di tenere sotto stretta sorveglianza le transazioni in valuta estera dei loro clienti per impedire arbitraggi valutari cross-border illeciti, secondo quanto riferito da fonti a conoscenza della situazione. Lo yuan cinese non è liberamente convertibile ma alcune società sono ricorse a canali alternativi, passando per esempio da filiali estere, per condurre arbitraggi tra mercati onshore e offshore. In alcuni casi sono stati utilizzati contratti commerciali fittizi con l'estero per mascherare transazioni speculative. Adesso l'istituto centrale cinese ha alzato i costi di regolamento per alcune banche ma non per altre, nel tentativo di disciplinare quelle che hanno aiutato i clienti a condurre questo tipo di arbitraggi. "Diverse banche hanno ricevuto le notifiche della Pboc ieri sera", ha detto una fonte, aggiungendo che l'aumento "punitivo" delle commissioni su trading riflette il numero eccessivo di transazioni in valuta estera effettuate di recente da queste banche, il che sottolinea che sono sospettate di operazioni illecite. Un'altra fonte ha aggiunto che le banche che non sono state "punite" in questa occasione potrebbero vedersi alzare le commissioni se dovessero comportarsi in modo inappropriato in futuro. La banca centrale non ha al momento risposto a una richiesta di commenti da parte di Reuters. L'11 agosto la Pboc ha inaspettatamente svalutato lo yuan di circa il 2% contro il dollaro, provocando turbolenze sui mercati finanziari globali sulle attese di ulteriore deprezzamento della moneta cinese alla luce del forte rallentamento economico del paese. Da allora l'istituto centrale ha decisamente rafforzato i suoi interventi a supporto dello yuan e ha implementato una gamma di misure preventive per frenare i deflussi di capitali e gli arbitraggi cross-border da parte di banche e società cinesi. Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia