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Cina, primo deficit investimenti esteri, pesa pressione da 'de-risking' Occidente

Bandiere cinesi a Pechino

SHANGHAI (Reuters) - La Cina ha archiviato il primo deficit trimestrale mai registrato negli investimenti esteri diretti (Ide), in base ai dati sulla bilancia dei pagamenti, segno delle difficoltà di Pechino nel corteggiare le aziende straniere in una fase di "de-risking" da parte dei governi occidentali.

Anche gli scambi di yuan onshore contro il dollaro hanno toccato il minimo storico a ottobre, evidenziando l'intensificazione degli sforzi delle autorità per frenare le vendite di yuan.

Le passività sugli investimenti diretti - una misura degli Ide - hanno registrato un deficit di 11,8 miliardi di dollari nel periodo tra luglio e settembre, secondo i dati preliminari della bilancia dei pagamenti pubblicati venerdì.

Si tratta del primo deficit trimestrale da quando l'autorità di regolamentazione dei cambi ha iniziato a compilare i dati nel 1998, e potrebbe essere legato all'impatto del "de-risking" da parte dei Paesi occidentali nei confronti della Cina in seguito alle crescenti tensioni geopolitiche.

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Di conseguenza, la bilancia di base della Cina - che comprende le vendite delle partite correnti e degli investimenti diretti, più stabili rispetto alla volatilità degli investimenti di portafoglio - ha registrato un deficit di 3,2 miliardi di dollari, il secondo deficit trimestrale dall'inizio della serie.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Claudia Cristoferi)