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Come vivere con 15€ a settimana

Silvia e Roberto vivono insieme, ad Asola, in provincia di Mantova, e spendono 15 euro alla settimana. Come? Rinunciando al superfluo e concentrandosi su ciò che è veramente importante. Il modello è quello proposto dal Movimento per la decrescita felice, un mix di riciclo, riuso, baratto, coltivazione di un piccolo orto e autoproduzione.

Silvia (scrittrice di poesie e di un romanzo) e Roberto hanno scelto una strada alternativa a quella imposta dalla società dei consumi e hanno abbracciato concretamente l’ideale della decrescita rinunciando alla televisione e al gas e dedicando gran parte del loro tempo all’autoproduzione, allo scambio della merce e al baratto con amici e conoscenti, al riciclo e al riuso di materiali altrimenti destinati alle discariche.

Silvia ha deciso di dedicarsi all’autoproduzione quando si è ritrovata a essere casalinga. In casa produce marmellate e confetture con la frutta che proviene dall’orto o dallo scambio con i suoi conoscenti, coltiva gli ortaggi, essicca le erbe dell’orto per usarle in cucina o come tisane, recupera oggetti che sarebbero a fine ciclo e gli dà una nuova vita, adattandoli a ciò che le serve.

Con soia, lupini, lenticchie e ceci Silvia crea bevande vegetali e con il loro scarto produce tofu e bistecca vegetariana. Grazie alla creatività e all’intraprendenza, Silvia riesce a non buttare via nulla e a produrre anche prodotti per l’igiene personale e della casa: detersivi per lavastoviglie e per il bucato, detergenti multiuso e saponette fantasiose.

I 15 euro a settimana servono per acquistare ciò che non si riesce ad avere in cambio e ciò che non si sa o non si può autoprodurre.  L’energia è fornita dai pannelli fotovoltaici e la coppia riesce persino a ottenere un rimborso delle bollette. Per l’acqua non si spende un euro: arriva dal pozzo privato. Anche per l’abbigliamento Silvia non spende nulla: alcuni vestiti le vengono donati da chi se ne vuole disfare, magari senza averli mai utilizzati. E con questa strategia la vita diventa low cost, una scelta radicale che non fa bene soltanto a Silvia e Roberto, ma che, nel suo piccolo, alleggerisce il peso che i consumatori fanno gravare su un sistema finito – il nostro Pianeta - chiamato a rispondere alla richiesta infinita di una popolazione in crescita infinita.