Ue promuove correzione 0,3%, governo rivede deficit 2015 a 2,6%
ROMA/BRUXELLES (Reuters) - Il governo si è riunito a Palazzo Chigi per rivedere gli obiettivi di finanza pubblica dopo l'intesa con la Commissione europea sulla correzione del saldo strutturale di 0,3 punti di Pil nel 2015 ha rivisto per il prossimo anno il deficit programmatico a 2,6% da 2,9%. La manovra sul saldo al netto del ciclo e delle una tantum salirà dunque rispetto allo 0,1% indicato a metà settembre e che, ha avvertito Bruxelles, avrebbe configurato una "deviazione significativa" rispetto agli obiettivi di medio termine concordati con l'Italia. A formalizzare la chiusura dei negoziati è il commissario agli Affari economici e monetari, Jyrki Katainen, che in una nota ha promosso i bilanci di Italia e Francia escludendo casi di "violazione particolarmente grave". Il Tesoro ha quantificato in 4,5 miliardi la correzione del deficit strutturale. È da vedere se e come la ulteriore manovra si rifletterà sull'indebitamento nominale, fissato nel 2015 al 2,9% del Pil dal 2,2% tendenziale. Tecnicamente il governo depositerà in Parlamento una relazione con l'aggiornamento degli obiettivi di finanza pubblica. Camera e Senato, secondo quanto deciso durante la Conferenza dei capigruppo, voteranno la relazione giovedì 30 ottobre. A quel punto si aprirà ufficialmente la sessione di bilancio. Sul sito www.reuters.com altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia