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Confindustria: Italia in ripresa ma tasse imprese restano zavorra

Il numero uno di Confindustria Giorgio Squinzi. REUTERS/Remo Casilli (Reuters)

ROMA (Reuters) - L'economia italiana mostra segni di ripresa, seppure lenti, che il governo deve sostenere con riforme strutturali accompagnate da un taglio delle tasse a carico delle imprese, secondo Confindustria, che ipotizza un rialzo delle stime del Pil per quest'anno rispetto al +0,8% indicato a giugno. "In Italia la produzione industriale accelera nel 2° trimestre (+0,8%, +0,5% nel 1°), nonostante il calo in giugno (-0,2% su maggio, stima Csc). L’andamento è coerente con una dinamica del Pil analoga a quanto registrato nel 1° (+0,3% sul 4° 2014) e migliore dell’atteso. L’anticipatore Ocse, in crescita da 7 mesi (+0,03% in maggio) prospetta maggiori progressi nei mesi estivi. Aumentano le probabilità di una revisione al rialzo delle stime Csc per il 2015 (+0,8%), grazie anche all’allentamento delle tensioni causate dalla crisi greca", si legge nella Congiuntura flash dell'associazione delle imprese italiane. A fine giugno, Confindustria ha rivisto al rialzo la stima del Pil italiano nel 2015 a +0,8% (da +0,5% stimato in dicembre e dal +0,7% previsto dal governo nel Def) e nel 2016 a +1,4% (da +1,1% di dicembre e in linea con il Def). "La priorità dell'Italia è rafforzare la lenta risalita dell'economia proseguendo lungo la strada delle riforme strutturali, inclusa la riduzione del carico fiscale che zavorra la competitività delle imprese", prosegue il Csc. Matteo Renzi ha annunciato un corposo piano di riduzione delle tasse pari a 50 miliardi nell'arco di tutta la legislatura. Per le imprese dovrebbe arrivare un taglio dell'Ires nel 2017. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia