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I Coniugi no-vax: "Costretti a vaccinarci per rivedere i nostri figli in Germania"

Angela Cerardi e il marito Antonino Perez durante la somministrazione della prima dose (Photo: Repubblica)
Angela Cerardi e il marito Antonino Perez durante la somministrazione della prima dose (Photo: Repubblica)

“Mamma, ti prego, non farlo” si è sentita dire dal figlio al telefono Angela Cerardi. Dopo una lunga battaglia contro il vaccino, questa donna di 58 anni insieme al marito Antonino Perez, 78, ha dovuto cedere. Con l’introduzione del Super Green pass dal prossimo 6 dicembre: “Accettiamo per poter rivedere i nostri figli in Germania” hanno detto i due coniugi in un’intervista a Repubblica.

Potevate vaccinarvi già lo scorso inverno. Perché avete aspettato?
“Non eravamo convinti - dice la signora - e i nostri tre figli, emigrati in Germania, ce lo avevano sconsigliato. Uno di loro mi ha chiamato poco prima che l’infermiere mi facesse l’iniezione pregandomi di non farlo, ma gli ho spiegato che siamo obbligati. Tra qualche giorno andrò a trovarli e non voglio avere problemi per salire sull’aereo o viaggiare sui mezzi pubblici”.

Quindi si è vaccinata solo perché si sentiva costretta a farlo?
“Sì, altrimenti avrei aspettato ancora. In un anno e mezzo non mi sono ammalata, sono sempre stata attenta a indossare la mascherina e igienizzare le mani. Anche mio marito è stato prudente nel rispettare le norme di comportamento. È stato appena dimesso dal reparto di Geriatria dopo otto giorni di ricovero e i medici ci hanno consigliato di andare subito al centro vaccinale. E abbiamo deciso di seguire il consiglio”.

Dopo mesi a difendersi dal Covid nella trincea di mascherine e gel igienizzante, hanno gettato la spugna e si sono presentati al centro vaccinale del Policlinico di Palermo. E la telefonata del figlio arriva proprio quando scopre il braccio per ricevere la prima dose.

Questo articolo è originariamente apparso su L'HuffPost ed è stato aggiornato.