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Consiglio ministri 3 marzo esamina piano banda larga

ROMA/MILANO (Reuters) - Il Consiglio dei ministri di martedì 3 marzo esaminerà il piano del governo per lo sviluppo della rete a banda larga in Italia che prevede nuovi investimenti per 5-6 miliardi, riferiscono due fonti vicine alla situazione. Il governo, al lavoro sul tema con una task force già da diversi mesi, sta giungendo infatti al termine del lavoro e in questi giorni a palazzo Chigi si intensificano le riunioni fra i collaboratori di Matteo Renzi e gli operatori del settore, dice ancora la fonte. Il 19 novembre scorso l'esecutivo ha presentato per la consultazione pubblica il documento sulla strategia italiana per la banda ultralarga dopo averlo proposto a Bruxelles. Il testo prevede entro il 2020 la copertura per l'85% della popolazione con connettività di almeno 100 mbps e per il restante 15% almeno 30 mbps. In quel documento si parla di investimenti per 6 miliardi di euro pubblici e 2 miliardi privati. [id:nL6N0T85I7]. Nel documento di novembre il governo ha scelto una strada graduale per la realizzazione della rete di nuova generazione che non sarà tutta in fibra: "le soluzioni FTTH (fibra fino a casa dell’utente) rappresentano la condizione ideale per un’infrastruttura di rete a banda ultralarga a prova di futuro”, ma “l’impiego efficiente delle risorse economiche conduce ad un impiego diretto di questa soluzione solo nelle aree a maggior potenziale di business, privilegiando una logica in cui la fibra viene dispiegata inizialmente nella tratta di rete primaria (Fibra fino agli armadi), per poi essere estesa nella tratta secondaria fino alla prossimità degli edifici ed, eventualmente, fino all’interno delle unità immobiliari". (Paolo Biondi, Danilo Masoni) ((In Redazione a Roma Giselda Vagnoni, reutersitaly@thomsonreuters.com, +39 06 85224210, Reuters Messaging: giselda.vagnoni.reuters.com@reuters.net))Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italianoLe top news anche su www.twitter.com/reuters_italia