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Consulenze Expo, indagati per concussione Maroni e suo capo segreteria

Il governatore della Lombardia, ed ex leader della Lega Nord, Roberto Maroni, in una foto del marzo 2013 al Quirinale. REUTERS/Stefano Rellandini (Reuters)

di Emilio Parodi MILANO (Reuters) - I carabinieri del Noe hanno effettuato oggi una serie di perquisizioni nella sede della Regione Lombardia a Milano e presso gli uffici della Regione a Roma, con contestuale consegna di un avviso di garanzia con l'ipotesi di reato di concussione per induzione al presidente Roberto Maroni e al capo della sua segreteria Giacomo Ciriello. I due sono al centro di una indagine condotta dalla procura di Busto Arsizio su presunte irregolarità in contratti di consulenza legati fra l'altro a Expo 2015. La consegna dell'avviso di garanzia è stata comunicata da una nota della Regione e poi dello stesso Maroni, mentre le circostanze e le ipotesi di reato si evincono dal decreto di perquisizione, letto da Reuters. Nel comunicato la Regione chiarisce che a carico di Maroni "la fattispecie ipotizzata è 'induzione indebita a dare o promettere utilità' per presunte irregolarità in due contratti di collaborazione a termine su progetti per Expo 2015, stipulati peraltro non dalla Regione ma dalle società Expo ed Eupolis". La nota si conclude aggiungendo che Roberto Maroni "ha preso visione dei documenti relativi alla contestazione" e "si è reso immediatamente disponibile agli Uffici del Procuratore per chiarire la regolarità e correttezza della questione". MARONI: "SERENO, E' TUTTO REGOLARE" Lo stesso presidente della Regione, in un comunicato nel pomeriggio si dice "assolutamente sereno e, allo stesso tempo, molto sorpreso. Per quanto a mia conoscenza, è tutto assolutamente regolare, trasparente e legittimo". Nel corso della giornata, in procura a Busto, si sono susseguiti gli interrogatori - che proseguiranno anche nei prossimi giorni - dei funzionari delle società Expo 2015 ed Eupolis che hanno sottoscritto i contratti al centro della vicenda. In pratica, l'inchiesta condotta dai pm Eugenio Fusco e Pasquale Addesso (nata da una costola di uno dei filoni di indagine su Finmeccanica) ipotizza che il governatore lombardo e, per suo conto, il capo della sua segreteria abbiano indotto le due società a partecipazione pubblica a fornire a Mara Carluccio (consulente del Ministero dell'Interno) e a Maria Grazia Paturzo due contratti di consulenza, perché non erano "riusciti a collocarle presso lo staff del Presidente in quanto la loro assunzione sarebbe stata soggetta ai controlli della Corte dei Conti sulla Regione". L'ACCUSA: PRESSIONI PER CONTRATTI A DUE CONSULENTI In particolare, si legge ancora nel decreto di perquisizione, Maroni e Ciriello "abusando delle loro qualità e poteri" avrebbero indotto ("Ciriello su mandato di Maroni") "esponenti in corso di identificazione di Eupolis (Ente di Regione Lombardia per la ricerca, la statistica e la formazione)" a fornire "un contratto concluso al fine esclusivo di garantire a Mara Carluccio una indebita utilità economica pari a 29.500 euro annui (somma dalla stessa fissata per le proprie esigenze fiscali)" ... ed esponenti in via di identificazione di "Expo 2015 (società interamente partecipata pubblica)" a dare "un contratto concluso al fine esclusivo di garantire a Maria Grazia Paturzo una indebita utilità economica pari alla somma di 5.417 euro mensili (per la durata di due anni)". I reati ipotizzati, si legge, risalgono solo al 4 luglio scorso, a Busto Arsizio. Dopo la diffusione della notizia infine, la società Expo 2015 ha diffuso un comunicato in cui precisa che "nell’ambito delle proprie attività, Expo 2015 ha contribuito a definire diversi progetti a tutti i livelli istituzionali per la promozione dell'evento... In tali ambiti la Regione Lombardia ed Expo 2015, operando attraverso proprie strutture, hanno convenuto di individuare una figura di 'raccordo' sui progetti". "Poiché le attività connesse alla gestione delle relazioni con le istituzioni hanno per loro natura intrinseca carattere fiduciario, Expo 2015 ha accolto la segnalazione di Regione Lombardia - attraverso il gabinetto del Presidente - che ha indicato in Maria Grazia Paturzo il profilo idoneo al ruolo da ricoprire, data la sua provata esperienza in ambito istituzionale. L'incarico ha durata semestrale, con possibilità di rinnovo in funzione dell'effettivo svolgimento delle attività". ((Redazione Milano, Reutersitaly@thomsonreuters.com, +390266129720, fax +3902 801149, Reuters messaging: emilio.parodi.reuters.com@reuters.net)) -- Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia