Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • Dow Jones

    38.884,26
    +31,99 (+0,08%)
     
  • Nasdaq

    16.332,56
    -16,69 (-0,10%)
     
  • Nikkei 225

    38.835,10
    +599,03 (+1,57%)
     
  • EUR/USD

    1,0758
    -0,0015 (-0,14%)
     
  • Bitcoin EUR

    58.576,89
    -475,91 (-0,81%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.308,29
    -56,83 (-4,16%)
     
  • HANG SENG

    18.479,37
    -98,93 (-0,53%)
     
  • S&P 500

    5.187,70
    +6,96 (+0,13%)
     

Covid, immunità immediata da un farmaco: "Dura 6-12 mesi"

Coronavirus, nuovo farmaco: "L'immunità dura 6-12 mesi" (Photo by Arnold Jerocki / Getty Images)
Coronavirus, nuovo farmaco: "L'immunità dura 6-12 mesi" (Photo by Arnold Jerocki / Getty Images)

Un nuovo farmaco per evitare che i positivi al coronavirus sviluppino la malattia: la sperimentazione è partita in Gran Bretagna, come riporta il Guardian. Questa terapia, che secondo i ricercatori garantirebbe un'immunità di 6-12 mesi contro il Covid-19, potrebbe essere somministrata come trattamento di emergenza a pazienti ricoverati in ospedale e a ospiti delle case di cura. Così si eviterebbe la nascita di focolai con il coinvolgimento di soggetti fragili.

Il farmaco, inoltre, potrebbe essere somministrato a persone che vivono in famiglie nelle quali qualcuno ha contratto il virus.

GUARDA ANCHE - Sono arrivate in Italia le prime fiale del vaccino anti Covid

A illustrare gli obiettivi della ricerca è la professoressa Catherine Houlihan, virologa presso l'University College London Hospitals NHS Trust (UCLH): "Se riuscissimo a dimostrare che questo trattamento funziona e può evitare che le persone sono esposte al virus arrivino a sviluppare" la malattia legata al "Covid-19, si aggiungerebbe un ulteriore elemento all'arsenale di armi che viene sviluppato per combattere questo terribile virus".

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

Se dovesse essere approvato, il trattamento verrebbe offerto a qualcuno che è stato esposto a Covid negli otto giorni precedenti. Il farmaco potrebbe essere disponibile a partire da marzo o aprile se dovesse arrivare l'ok dell'ente regolatore regolatore nazionale. Lo studio coinvolge l'ULCH, diversi altri ospedali britannici e una rete di 100 siti in tutto il mondo.

"Ad oggi abbiamo somministrato" il farmaco "a 10 soggetti partecipanti - personale, studenti e altre persone - che sono stati esposti al virus a casa, in un ambiente sanitario o in aule studentesche", ha detto Houlihan.

GUARDA ANCHE - Il coronavirus arriva anche in Antartide