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Corruzione, Renzi: pensare che si possa prescrivere è inaccettabile

Il premier Matteo Renzi. REUTERS/Tony Gentile (Reuters)

ROMA (Reuters) - Il governo e il Parlamento stanno intervenendo perché è inaccettabile che reati di corruzione possano non essere perseguibili a causa del sopraggiungere della prescrizione del reato. Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi intervenendo alla Scuola superiore di polizia in una cerimonia alla quale ha partecipato anche il ministro dell'Interno Angelino Alfano, il cui partito Ncd si è finora opposto al prolungamento dei tempi di prescizione per i reati di corruzione. "Pensare che si possa semplicemente arrivare a prescrivere la corruzione è inaccettabile ed è per questo che stiamo intervenendo", ha detto Renzi nel corso del suo intervento. Il premier si è soffermato sul tema della corruzione all'indomani dell'inchiesta fiorentina sulle grandi opere che ha portato all'arresto di quattro persone, fra le quali un ex alto dirigente del ministero dei Lavori Pubblici. "Questo governo intende combattere perché non si formi uno stato di polizia, ma ci sia uno stato di pulizia in questo Paese. L'autorità nazionale anticorruzione era una sigla: l'abbiamo messa in campo perché casa per casa, appalto per appalto, sporcizia per sporcizia si possa intervenire e far pulito. Le pene sulla corruzione devono essere sicuramente aumentate e non c'è dubbio che l'immagine della prescrizione che avviene laddove non si prova un fatto corruttivo è un elemento che nega la dignità allo Stato, perché uno può dire: ti processo e sei innocente. Ma pensare che si possa semplicemente arrivare a prescrivere la corruzione è inaccettabile ed è per questo che stiamo intervenendo", ha detto Renzi. Nelle carte dell'inchiesta fiorentina è più volte citato il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi (Ncd) benché non sia coinvolto nelle indagini né indagato. Lupi questa mattina era atteso nell'aula della commissione Trasporti per la presentazione della Relazione sulla sicurezza ferroviaria nel 2014 ma non si è presentato. La relazione è stata svolta da Amedeo Gargiulo, direttore dell'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie. Diversi gruppi di opposizione hanno chiesto le dimissioni del ministro, mentre parlamentari del Movimento 5 stelle hanno oggi preannunciato che il loro gruppo presenterà una mozione di sfiducia nei confronti del ministro. Lupi è difeso invece dal caporguppo al Senato di Ap Renato Schifani: "Non è indagato e da quanto finora emerso non è rilevabile alcun comportamento né penalmente rilevante né politicamente censurabile. Per questa ragione sbaglia chi ne chiede le dimissioni". Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia