Corte Ue condanna Italia per ritardo recupero aiuti di Stato
BRUXELLES (Reuters) - La Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha condannato oggi l'Italia a un pagamento di 30 milioni di euro, più 12 milioni di euro per ogni semestre di ulteriore ritardo, per aver ritardato il recupero di aiuti di Stato vietati. La questione riguarda, spiega un comunicato della Corte di Lussemburgo, le riduzioni e gli sgravi degli oneri sociali concessi a metà degli anni 90 a oltre 1.500 aziende veneziane, ritenute successivamente incompatibili con il mercato comune dall'Antitrust europeo. Le riduzioni ammontavano complessivamente a 37,7 milioni di euro l'anno. Nel 2011 i ricorsi presentati negli anni precedenti contro la decisione dell'esecutivo Ue sono stati definitivamente respinti, e la Corte ha accertato "che l'Italia non aveva soddisfatto l'obbligo di recupero ad essa incombente in forza della decisione della Commissione". Per questo, la Commissione ha avviato un secondo ricorso contro il governo di Roma, che ha portato alla condanna di oggi. Sul sito it.reuters.com le notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia