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Covid, Vaia: "3.500 positivi sono già la normalità: l'avversario è alle corde. I bimbi? Non li vaccinerei ora"

- (Photo: ANDREAS SOLARO via AFP via Getty Images)
- (Photo: ANDREAS SOLARO via AFP via Getty Images)

“Siamo già nella normalità: 3.500 contagiati sono un successo. Siamo avanti. Ci dicevano che sarebbe successo il finimondo al ritorno dalle vacanze, all’inizio delle scuole.... Ma non è successo niente. Certo, non è finita affatto. Siamo sul ring, l’avversario è alle corde e non dobbiamo distrarci. Questo è il momento di insistere, di fare di tutto, di alzare l’asticella e di vaccinarci tutti. Ma guai a pensare che non siamo in un buon momento”. Lo ha detto Francesco Vaia, direttore sanitario dell’Istituto Spallanzani di Roma, intervenendo a Domenica In.

″È stato fatto un gran lavoro - ha proseguito Vaia - e dobbiamo andare avanti in questo percorso, per questo occorre vaccinarsi. Siamo in una fase calante, non abbiamo ingressi in rianimazione e nelle terapie intensive e quelle poche persone che vanno in ricovero e soprattutto in terapia intensiva non sono vaccinate. Il vaccino ha dimostrato di essere uno strumento fondamentale: non ci fa ammalare”.

Il direttore dello Spallanzani ha aggiunto: ″Non abbiamo bisogno di rincorrere modelli stranieri, siamo i più bravi, abbiamo ottenuto grandi risultati. Dobbiamo festeggiare questo dato di ieri, 3.500 contagi, la diminuzione incredibile dei posti letto in terapia intensiva e dei ricoveri, questo grazie alla grande campagna vaccinale. Dobbiamo spingere ancora di più fra i 3,5 milioni over 50 di non vaccinati, di quelli sono preoccupato”.

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E ancora: “Bisogna essere decisi, bisogna essere severi. Non può non essere vaccinato chi è in contatto con altri. Le scuole in Italia hanno mille problemi, ma i dati ci dicono che i contagi non avvengono dai bambini agli adulti, ma partono dagli adulti, dagli insegnati. Le persone non vaccinate non devono essere in contatto con altri... Si occupino di attività amministrative”.

‘In questo momento non vaccinerei un bambino, perché non abbiamo il parere dell’autorità regolatorie. Non ho detto che sono contrario alla vaccinazione dei bambini ma abbiamo zero ricoverati tra bambini e questo per me significa che non c’è ancora l’esigenza di vaccinare i bambini″, ha aggiunto il direttore sanitario dell’Istituto Spallanzani.

Questo articolo è originariamente apparso su L'HuffPost ed è stato aggiornato.