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Crisi Ucraina, atteso vertice Russia-Usa a Parigi

Kiev: il segretario di Stato Usa John Kerry, al centro, tra il il presidente ad interim dell'Ucraina Oleksandr Turchynov (a sinistra) e il primo ministro Arseniy Yatsenyuk, oggi. REUTERS/Kevin Lamarque (Reuters)

PARIGI/KIEV (Reuters) - Stati Uniti e Russia oggi s'incontreranno per alleviare le tensioni Est-Ovest sull'Ucraina. Il fronte occidentale intensifica gli sforzi per convincere Mosca a riportare le forze nelle basi in Crimea e scongiurare il rischio di una guerra. Il segretario di Stato Usa, John Kerry, e il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, avranno un faccia a faccia per la prima volta da quando la crisi ha registrato un'escalation, dopo una conferenza a Parigi alla presenza di tutti i cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Nato e Russia terranno colloqui paralleli a Bruxelles, mentre permangono le preoccupazioni che la situazione di stallo in Crimea potrebbe ancora innescare un'esplosione di violenza o che Mosca potrebbe anche intervenire nell'Ucraina orientale per difendere la popolazione russofona. FRANCIA MINACCIA SANZIONI CONTRO MOSCA Il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius, ha detto che i leader dell'Unione Europea, riuniti a Bruxelles, domani potrebbero decidere sanzioni contro la Russia, se non c'è una "de-escalation". Parlando alla tv francese BFM, Fabius ha spiegato che le misure potrebbe comprendere limitazioni ai visti, blocco degli asset dei privati e restrizioni agli accordi economici esistenti con Mosca. Il presidente russo Vladimir Putin ieri ha difeso le azioni della Russia in Crimea, una penisola del Mar Nero strategica per Mosca, e ha detto che userà la forza solo come ultima risorsa. Le parole di Putin hanno alleviato i timori del mercato di una guerra nell'ex repubblica sovietica. Ma le forze russe restano in controllo della regione e Putin non ha dato alcun segnale di ritirno dei militari, che sono stanziati in Crimea come parte della Flotta del Mar Nero. "Quello che (Putin) vuole è un nuovo impero, come l'Urss, ma l'ha chiamato Russia", ha detto l'ex presidente ucraino Viktor Yushchenko alla radio Europe 1. A Washington, il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha riconosciuto che la Russia ha interessi legittimi in Ucraina, ma ha aggiunto che non ha dato a Putin il diritto di intervenire militarmente. Un alto funzionario dell'amministrazione Usa ha detto che Obama ha parlato con il cancelliere tedesco, Angela Merkel, e discusso una potenziale risoluzione della crisi. Il funzionario ha spiegato che Obama, nella telefonata con Putin di sabato scorso, aveva discusso quello che i funzionari chiamano un "off-ramp" per la crisi, in cui la Russia dovrebbe riportare nelle basi le forze in Crimea e permettere ad osservatori internazionali di garantire che i diritti dei cittadini di etnia russa siano protetti. Il presidente degli Stati Uniti non parteciperà al vertice del G8 di Sochi, in Russia, che si terrà a giugno, a meno che non ci sia un passo indietro di Mosca nella crisi Ucraina, ha aggiunto il funzionario. IL G7 PUÒ RIUNIRSI PRESTO Alla prima conferenza stampa dall'inizio della crisi, ieri Putin ha detto che la Russia si riserva il diritto di utilizzare tutte le opzioni per proteggere i connazionali che vivono nel "terrore" in Ucraina, ma che la forza non è necessaria, per ora. Putin ha negato che le forze armate russe siano direttamente impegnate in Crimea, affermando che le truppe in uniforme senza insegne nazionali sono "forze di autodifesa locali". Il presidente francese, Francois Hollande, è diventato l'ultimo leader occidentale ad accennare alla possibilità di sanzioni se Putin non farà un passo indietro, accettando la mediazione. "Il ruolo della Francia al fianco dell'Europa... è quello di esercitare tutta la pressione necessaria, compresa un'eventuale imposizione di sanzioni, per spingere al dialogo e cercare una soluzione politica a questa crisi", ha spiegato Hollande. Putin, in precedenza, aveva detto che le sanzioni occidentali in esame contro la Russia sarebbero controproducenti. Un alto funzionario Usa ha detto che Washington è pronta a vararle nel giro di pochi giorni. Il primo ministro canadese, Stephen Harper, ha detto che, dopo aver parlato con Obama nel fine settimana, il gruppo dei sette paesi più industrializzati sta valutando un incontro nel prossimo futuro, una mossa che escluderebbe volutamente la Russia. Il G7, infatti, è diventato il G8 nel 1998, quando la Russia è stata formalmente inclusa. Kerry, nella prima visita a Kiev dal rovesciamento del presidente filo-russo Viktor Yanukovich, ha accusato Mosca di cercare un pretesto per invadere il paese. Il segretario di Stato Usa dovrebbe incontrare Lavrov, Hollande e il ministro degli Esteri britannico, William Hague, a margine di una conferenza sul Libano. Successivamente, è previsto un vertice Kerry-Lavrov. Il ministro degli Esteri ucraino, Andriy Deshchitsia, è a Parigi per colloqui con funzionari francesi e con Kerry. Non è chiaro se anche lui incontrerà Lavrov. Lavrov ha detto al capo della politica estera Ue, Catherine Ashton, che l'accordo del 21 febbraio scorso dovrebbe essere la base del processo di stabilizzazione della situazione in Ucraina. Il ministro russo ha spiegato che l'accordo prevede una riforma costituzionale che tenga conto dei desideri di tutte le regioni in Ucraina. La Russia sostiene che l'intesa è stata spezzata dalla rimozione di Yanukovich. TENSIONI IN CRIMEA, ECONOMIA UCRAINA IN CRISI Non sono stati segnalati incidenti di rilievo in Crimea durante la notte scorsa. Ma la situazione è estremamante fragile, come dimostra il fatto che un soldato russo ieri ha sparato tre raffiche di mitra sopra le teste di militari ucraini armati che marciavano con la bandiera ucraina verso un velivolo in un aeroporto militare, circondato dalle truppe russe, a Belbek, vicino a Sebastopoli. Il servizio di guardia alla frontiera ucraina ha affermato che navi militari russe avevano bloccato entrambe le estremità dello Stretto di Kerch, tra la Crimea e la Russia, ma il ministero delle infrastrutture di Kiev ha smentito, affermando che il tratto di mare è aperto ai traffici. Intanto, però, l'Ucraina sta pagando a caro prezzo la crisi. Il premier Arseny Yatseniuk ha definito "estremamente negativo" per l'economia lo spiegamento di forze russe in Crimea. "L'aggressione russa al territorio ucraino sta avendo conseguenze politiche ed economiche", ha affermato Yatseniuk. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. 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