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Da domani su Hp una sezione tutta dedicata al mondo Fintech

Giving a dollar sign coin to a smart phone (Photo: sorbetto via Getty Images)
Giving a dollar sign coin to a smart phone (Photo: sorbetto via Getty Images)

Domani a mezzogiorno su Huffpost sarà online un nuovo canale verticale dedicato al Fintech. Detto facile, una sezione per approfondire la tecnologia applicata alla finanza, a come tecnologia e finanza insieme stanno cambiando il nostro modo di pagare, di investire il denaro, di accendere un mutuo o accedere a un finanziamento, di giocare in Borsa e addirittura di fare transazione in monete che esistono esclusivamente online. Stiamo parlando naturalmente del boom delle criptovalute ma anche del crowdfunding, dell’InsurTech, del trading online, delle erogazioni di prestiti, dei pagamenti cashless cioè dei mille modi che la rete offre per far girare denaro per mezzo di un click. Siamo soltanto all’inizio della rivoluzione, mi ha detto uno dei massimi operatori italiani, e sarà sufficiente un numero per restituirvi la rilevanza del fenomeno: si stima che, nei prossimi cinque anni, il settore raggiungerà un valore di mercato a livello globale di 300 miliardi di euro, con una crescita annua superiore al venti per cento.

Il canale, curato dal condirettore Gianni Del Vecchio, servirà per raccontarvi un mondo, che vent’anni fa, quando compì i primi incerti passi, era visto dai player tradizionali come un nemico (ricordate l’epopea dei pionieri del trading online?). Da tempo, però, i player tradizionali hanno capito che internet non è un nemico, è un’opportunità (se ne stanno accorgendo tutti, persino i giornalisti), e oggi l’offerta è ampia, varia, di alto livello e soprattutto in continua a vorticosa espansione. Non per niente i ragazzi più bravi sul web, quelli di Amazon, si sono da tempo buttati sul Fintech, affiancando alla incommensurabile bravura nel vendere prodotti e servizi una parallela capacità di erogare prestiti ai consumatori e alle aziende in tempi rapidi e a tassi contenuti. Gli sviluppi sono imprevedibili e affascinanti, basta pensare ai Non fungible token, che grazie alla tecnologia Blockchain ribalta i concetti base della rete, dove tutto è replicabile all’infinito: i Non fungible token introducono l’unicità virtuale. Pensate a un’opera d’arte digitale: con gli Nft ne avremo una originale (e come tale unica e costosa) e le sue infinite copie, un po’ quello che succede con la Monna Lisa e le centinaia di migliaia di croste che si trovano sulle bancarelle di tutto il mondo.

Cercheremo, inoltre, di fornirvi gli strumenti per muovervi in una nuova dimensione con sapienza e discernimento, e in questo saremo aiutati a tenere una qualità alta del lavoro da un partner di raro prestigio come il Politecnico di Milano, grazie al QFinLab guidato da Emilio Barucci. L’appuntamento, dunque, è per domani a mezzogiorno.

Questo articolo è originariamente apparso su L'HuffPost ed è stato aggiornato.