Diasorin in prima fila: view e rating degli analisti

Ieri era stata la giornata di MolMed con un'autorizzazione al commercio arrivata in sede europea, poi, allargando l'orizzonte al panorama internazionale, la storia dell'acquisizione di Medivation (NasdaqGS: MDVN - notizie) da parte di Pfizer (NYSE: PFE - notizie) . Oggi c'è Diasorin (EUREX: 3242311.EX - notizie) .

La situazione a Piazza Affari

Oggi a Piazza Affari il semaforo verde è partito immediatamente, con un +1% già dalle prime battute e che, nel corso della mattinata, è andato via via crescendo fino ad arrivare a +1,85% intorno alle 13, stesso orario in cui le altre piazze eruropee, pur restando in territorio positivo, risultavano comunque indietro: Dax a +0,65, Parigi a +0,60 e Londra a +0,42%. Tra i titoli del listino milanese, oggi si mette in luce Diasorin.

Diasorin in prima fila: i motivi del rally

A favorire il rally della società farmaceutica specializzata in test, è stato un contratto con la Biomedical Advanced Research and Development Authority, ente statunitense, da 2,6 milioni di dollari per la creazione di alcuni test identificativi del visruz Zika, un contratto che permetteva al titolo, intorno alle 12.45 di segnare un vantaggio del 3%. Gli Usa sono un mercato importante per la società visto che ricoprono un quarto del fatturato. Recentemente la società ha pubblicato i conti del secondo trimestre, accolti favorevolmente dalla comunità degli analisti anche grazie agli ottimi risultati ottenuti. Stando alle cifre, infatti, l'utile ha visto un + 12% pari a 29,4 miliardi di euro, i ricavi sono stati fotografati con un vantaggio dell'11,2% mentre l'ebitda ha visto una crescita del 13,9% ovvero da 48,3 a 55 milioni di euro. Buone notizie che arrivano dopo l'acquisizione, a marzo, di Focus Diagnostics con un'operazione del costo di 300 milioni di euroe che ha permesso all'azienda di completare l'offerta nel segmento della diagnostica a sua volta arricchitasi a settembre del 2015 con il lancio di due esami per la Leucemia Fulmimante, nello specifico per accertare la mutazione genetica alla base della Leucemia Acuta Promielocitica.

La view degli analisti

Alla luce di quanto detto è facilmente comprensibile l'entusiasmo degli analisti per il nuovo contratto con l'ente statunitense, dopo il quale non è escluso che si possano valutare nuove autorizzazioni per la commercializzazione dei test su altri mercati internazionali tra cui proprio il Brasile, focolaio dell'infezione.

A confermarlo sono gli esperti di Banca Akros, secondo cui il mercato statunitense potrebbe trovarsi rafforzato nel portafoglio della società di diagnostica. Anche per questo motivo il rating accumulate e il target price a 62,70 euro vengono confermati. Solo qualche giorno fa, invece, il downgrade di Morgan Stanley (Xetra: 885836 - notizie) aveva decretato un crollo a -3,80% per il titolo che da overweight veniva abbassato a equalweight a causa di una performance che da inizio anno aveva ormai raggiunto oltre il 20% di crescita; il target price, invece, veniva alzato da 52 a 63 euro proprio perché, fondamentalmente, la view sull'azienda restava ottimista grazie al solido il modello di business del gruppo.

Alcuni meno entusasti, ma comunque ottimisti

Confermato anche la raccomandazione hold per Kepler Cheuvreux (t.p 53 euro) che sottolineano come i conti potrebbero vedere un rialzo nell'immediato anche grazie a un incremento sul fronte della ricerca. Non dimostrano grande entusiasmo, invece, gli esperti di Equita (rating hold a 56 euro) che proprio giudicando ormai gli esami sul virus come una realtà di routine, non credono che potrebbe dare un apporto determinante per un'azienda che è già di per sé sana e che ha ottime potenzialità di sviluppo su più fronti sia geografici, con accordi internazionali in Cina e Giappone sia su quello della forza intrinseca per la società in grado non solo di innovare le strategie finanziarie ma anche, e questo riguarda il giudizio di Mediobanca Securities che ha confermato il suo neutral a 52,60 euro, di migliorare le sue tecnologie in un orizzonte competitivo come quello farmaceutico e per di più su un mercato iperaffollato come quello statunitense.

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