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Dieci oasi verdi nelle città, l’Italia si prepara alla sfida climatica

La prima oasi urbana allestita da Coop in piazza Cordusio a Milano nell’ambito della presentazione dell’iniziativa “Coop youth experience”. Milano  21 Settembre 2021.
ANSA / MATTEO BAZZI (Photo: MATTEO BAZZI ANSA)
La prima oasi urbana allestita da Coop in piazza Cordusio a Milano nell’ambito della presentazione dell’iniziativa “Coop youth experience”. Milano 21 Settembre 2021. ANSA / MATTEO BAZZI (Photo: MATTEO BAZZI ANSA)

Nel 2021 l’Italia ha scoperto che la vita in un pianeta con una concentrazione di gas serra mai sperimentata è più rischiosa. Può capitare di perdere la vita a Pantelleria perché l’auto in cui ti trovi viene sollevata come una piuma da una tromba d’aria; o morire bruciati in una campagna calabrese perché l’eccesso di calore droga gli incendi. Per ridurre questi pericoli ci sono due strade obbligate: abbassare le emissioni serra (si riducono le cause del problema) e mettere in campo misure di adattamento (si riducono gli effetti del problema).

In linea di massima bisogna dividere le risorse disponibili tra questi due obiettivi. Ma c’è una tecnologia, affinata in una lunga esperienza, che risponde a entrambe le esigenze: gli alberi. Le piante rappresentano un magazzino di CO2 e quindi sottraggono carbonio all’atmosfera, dove è in eccesso, per riportarlo alla terra. Ma nello stesso tempo offrono ombra, riducendo l’impatto delle ondate di calore, e drenano l’acqua che piogge sempre più intense trasformano spesso in alluvioni.

Così, alla vigilia della Pre-Cop26 delle Nazioni unite che l’Italia organizza a fine mese a Milano in preparazione della conferenza sul clima di Glasgow di novembre, è stato lanciato dalla Coop il progetto Oasi Urbane: 10 mila alberi in 10 città italiane. A piantare le difese verdi delle città saranno centinaia di giovani, soci, volontari, dipendenti, attivisti di tutte le principali cooperative di consumatori in Italia. L’iniziativa, che ha il patrocinio del ministero della Transizione ecologica e del Comune di Milano, partirà a Milano, tra il 27 e il 29 settembre, con la prima piantumazione di 1.000 alberi e arbusti in due aree: il Parco di Rogoredo e un bene confiscato alla criminalità, Casa Chiaravalle. A piantarli saranno 150 giovani venuti da tutta Italia per partecipare alla Coop Youth Experience.

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L’importanza di creare infrastrutture verdi urbane è stata sottolineata dai due partner tecnici del progetto, AzzeroCO2 e PlanBee, nel corso della presentazione dell’iniziativa. Secondo le previsioni del Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici, basterà un aumento di temperatura di 2 gradi (con il trend attuale di emissioni serra andiamo verso un aumento di almeno 3 gradi) per sconvolgere le città italiane con ondate di calore micidiali (quella del 2003 uccise in Europa 70 mila persone) seguite da alluvioni devastanti. In questo quadro creare barriere verdi significa offrire una garanzia in più. Un ettaro di foresta urbana – assicura il Cnr - può infatti catturare fino a 5 tonnellate di anidride carbonica l’anno e una buona alberatura può abbattere del 10-20 per cento le polveri sottili facendo scendere di 3 gradi la temperatura.

“Abbiamo pensato questo progetto per mettere assieme due esigenze: difendere la bellezza delle città e la loro sicurezza”, ha spiegato Marco Pedroni, presidente di Coop Italia e Ancc-Coop. “Piantare un albero è un atto semplice ma potente. Possono farlo tutti. E noi vogliamo che lo facciano in tanti. E’ dagli anni Ottanta che Coop propone campagne a difesa dell’ambiente in cui tutti possano dare un contributo: quelle per il mare pulito, per ridurre le plastiche e il glifosato, per la dignità del lavoro contro il caporalato. Ora, come ha detto con chiarezza il presidente del Consiglio Mario Draghi, la crisi climatica alza la posta e chiede a tutti di agire subito”.

In contemporanea all’inaugurazione milanese, Unicoop Firenze ha presentato il progetto per realizzare un bosco, sempre parte della campagna Oasi Urbane, mentre a Torino si punterà alla riforestazione del Parco Stura Nord, nell’ambito del percorso di riqualificazione del parco urbano sulle sponde del torrente Stura di Lanzo. Entro dicembre il progetto toccherà le altre città: Ancona, Bari, Genova, Livorno, Perugia, Piacenza, Roma.

Questo articolo è originariamente apparso su L'HuffPost ed è stato aggiornato.