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Discariche abusive, 3 giugno causa contro Italia approda a Corte Ue

BRUXELLES/ROMA (Reuters) - La causa della Commissione europea contro l'Italia sulla gestione delle discariche abusive approderà il prossimo 3 giugno alla Corte di giustizia dell'Unione europea e, se condannata, Roma dovrà pagare una multa di 56 milioni di euro più 256.000 euro per ogni giorno di ritardo dopo la sentenza. Nell'aprile 2007 l'Italia è stata condannata dalla giustizia Ue per la mancata applicazione di alcune direttive comunitarie sulla gestione dei rifiuti pericolosi e delle discariche. Ma a causa del ritardo delle autorità italiane nell'adeguarsi alla decisione, la Commissione ha deciso di rivolgersi nuovamente ai giudici europei di Strasburgo per "monetizzare" tale ritardo. Nel 2002, secondo la Commissione - che si basava su dato del Corpo Forestale dello Stato relativo solo alle 15 regioni a statuto ordinario - in Italia erano state censite 4.866 discariche abusive, di cui 1.654 ancora attive. Oggi, secondo Bruxelles, le "discariche illegali di rifiuti" sarebbero ancora almeno 218, dice il comunicato della Corte di giustizia. Inoltre, "in base alle informazioni fornite dalle autorità italiane, esisterebbero ancora 5 discariche, per le quali i relativi piani di riassetto non sarebbero stati presentati, o approvati, e che ciononostante non sarebbero state chiuse dall’autorità competente". Nel ricorso ai giudici, la Commissione ha dunque chiesto di far pagare all'Italia una somma forfettaria di circa 56 milioni di euro ("per il numero di giorni di persistenza dell’infrazione dal giorno della pronunzia della sentenza nella causa C-135/05 alla data alla quale sarà pronunziata la sentenza nella presente causa") e una penalità giornaliera di 256.819,2 euro per il ritardo nell'esecuzione della sentenza del 2007, a partire dal giorno in cui sarà emessa la nuova sentenza. Sul sito it.reuters.com le notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia