Dottoressa stuprata in ambulatorio, no al risarcimento
Stefania Strano, violentata durante il suo turno nell’ambulatorio della guardia medica di Trecastagni (Catania) il 18 settembre del 2017, non ha ottenuto alcun risarcimento. L’assicurazione, infatti, ha respinto la sua richiesta motivando la decisione con “la prescrizione del diritto all’indennizzo”.
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La dottoressa ha commentato la vicenda con un duro sfogo: “Vivo ogni giorno un profondo senso di ingiustizia. Il mio aggressore è in carcere tutelato dallo Stato e io sono sola”.
“Si tratta di una polizza per infortuni”, ha spiegato la 54enne, “stipulata dall’Asp di Catania per ogni medico della guardia medica. La pratica era stata aperta d’ufficio dall’azienda subito dopo la mia violenza, ma da allora nessuno si è preoccupato di darmi notizie. Dall’ufficio legale non hanno fatto nulla e ora mi dicono che la documentazione avrei dovuto inviarla io”.
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“Ho chiesto chiarimenti”, ha specificato la dottoressa, “mentre dall’ufficio legale dell’azienda continuavano a dirmi che era tutto a posto. Adesso basta, voglio conto e ragione di questa storia e di quanto è successo”. La dottoressa Strano ha dichiarato di essere pronta a fare causa anche all’Asp di Catania.